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L'addio di Palermo a Biagio Conte, applausi e lacrime: «Grazie per il tuo esempio»

L’ultimo saluto, l’ultimo grazie a fratello Biagio. Ai funerali del missionario laico che, ispirato da San Francesco, ha dedicato la sua vita ai poveri, la Cattedrale è piena fino all’inverosimile e anche nel sagrato dove sono stati allestiti maxischermi c’è un fiume di gente in preghiera.

La bara è una semplice cassa in legno, senza decorazioni, umile come lo era lui. È al centro dell’altare e tutti, prima e dopo i funerali, si mettono in fila per portargli un saluto per accarezzare quella bara che contiene il corpo di un uomo che ha dato l’esempio a questa città, che ha dimostrato come, con la perseveranza, il lavoro e la fede le cose possono cambiare. Tanti giovani, studenti, gruppi scout prendono parte alla celebrazione e piangono anche loro per fratello Biagio e lo ringraziano con lunghi applausi. «Ci ha insegnato moltissimo, è stato un esempio di umanità, di vera di solidarietà», dice Giovanna Battaglia, preside dell’istituto scolastico Enrico Medi. «Biagio sarà sempre con noi, non lo dimenticheremo», dice Fratello Martino.

Durante l’omelia (qui il video integrale) l’arcivescovo Corrado Lorefice non riesce a nascondere la sua commozione. «Ti ringraziamo per il dono che hai fatto alla città di Palermo, alla Chiesa e al mondo: il dono di un cristiano – dice Monsignor Lorefice - Il dono di un fratello che ha creduto alla tua parola fino alla fine e fino in fondo. Noi ti ringraziamo o Padre perché lo abbiamo incontrato, perché ce lo hai fatto incontrare. A Lui hai donato il tuo Spirito. Camminava lungo le nostre strade – e continuerà a farlo ancora – per donarci la certezza del tuo sorriso, della tua accoglienza, della tua giustizia, della tua preferenza per i poveri».

Fratel Biagio aveva espresso più volte la volontà di potere restare nella sua Cittadella del povero e della speranza quella che lui stesso ha fondato in protezione e difesa degli ultimi e degli emarginati. Il suo desiderio sarà esaudito, sarà sepolto e riposerà all'interno della chiesa di via Decollati, in quella che è sempre stata la sua casa, tra coloro che lui ha sempre chiamato i suoi fratelli.

Nel video Giovanna Battaglia, preside dell’istituto scolastico Enrico Medi – Annalisa Longo – Leoluca Orlando – Fratello Martino.

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