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Banda della spaccata colpisce ancora a Palermo. Il titolare di Sciù Rum: «La città non è sicura»

«Vetro e lampada rotti, sedie e tavoli: è un danno enorme, soprattutto essere costretti a rimanere chiusi». A raccontare ciò che è accaduto è Nasser Ayazpour, il titolare del locale Sciù Rum, che nella notte tra sabato e domenica ha subito l’ennesimo furto con spaccata: «La città ha bisogno di più sicurezza - sottolinea - noi lavoriamo anche con i turisti, come tutti in città, e far vedere queste scene non è certamente una buona pubblicità».

La coppia di ladri, che dalle riprese delle telecamere di sicurezza  sembrano poco più che ventenni, sono arrivati a volto scoperto e già con in tasca i mattoni: hanno provato ad introdursi dall’ingresso principale ma spaventati dall’allarme e da alcuni residenti hanno desistito per circa otto minuti. Poi sono tornati alla carica. Questa volta prendendo di mira la porta d’ingresso in piazza Francesco Procopio Cutò e con l’aiuto di una base per ombrelloni in cemento dal peso di 50 chili hanno avuto più fortuna: «Non è la prima volta che subiamo questa tipologia di furti - prosegue Nasser - recentemente hanno spaccato una vetrina ma non hanno portato via nulla. Prima ancora mi hanno rubato la bicicletta che tenevo all’interno del locale».

«Registriamo l’ennesimo furto con spaccata della vetrata - sottolinea Vito Minacapelli, titolare dell’omonimo negozio di ottica vicino il ristorante -, noi abbiamo vissuto la stessa triste esperienza nel luglio di due anni fa e nel gennaio dell’anno scorso. Continuiamo a denunciare la mancanza di presenza sul territorio e la sensazione di impotenza a fronte di una impunità che pare traspaia da queste azioni criminali».

Intervistati: Nasser Ayazpour, titolare Sciù Rum e Vito Minacapelli, ottica Minacapelli

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