Biagio Conte non molla. Le sue condizioni sono stazionarie, dicono dalla Cittadella del povero e della speranza in via Decollati a Palermo. Da giorni dietro la porta della sua stanza, trasformata in una astanteria, in tanti si riuniscono per dargli un saluto. C'è chi è arrivato da altre città, addirittura dal Nord, per poterlo rivedere.
Il missionario laico è a letto e non è più in grado di parlare, ma si è reso conto di quanto affetto lo sta circondando. È molto provato, senza più forze. Ascolta le voci, qualcuna la riconosce. Ieri ha ricevuto la visita dell’ex sindaco Leoluca Orlando e dell’attuale Roberto Lagalla. Domani dovrebbe tornare anche l'arcivescovo Corrado Lorefice.
"La cosa più importante in questo momento - dice nel video di Benedetto Frontini don Pino Vitrano, da sempre al fianco di Biagio Conte - è fare comunione con lui attraverso la preghiera. La nostra vita deve essere vissuta bene fino all'ultimo istante, è quello che lui sta dimostrando e che dobbiamo imparare. Anche da un letto di sofferenza dobbiamo capire il senso della nostra vita che in altre realtà viene invece disprezzata". E aggiunge: "La cosa più ricorrente che fratello Biagio dice è 'Ti voglio bene'. Parole che stanno a indicare che non si sente solo. Basta un sorriso, una carezza, come ci ha insegnato lui, per far sentire la nostra vicinanza".
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