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Abiti, medicine a anche giocattoli: al Cannizzaro di Palermo gara di solidarietà per l'Ucraina

Hanno bloccato la raccolta fino a martedì il tempo insomma di svuotare i magazzini. "È arrivata tanta di quella roba che non abbiamo più dove metterla – spiega Cecilian Iacoboviz Dorangrickia de L' Aquilone Onlus di Palermo -. Avevo persino messo a disposizione la portineria di casa mia per la raccolta".

Quando hanno deciso di avviare la raccolta di beni primari per i profughi ucraini coinvolgendo le scuole, i volontari de L'Aquilone onlus, non potevano immaginare si sarebbero raccolti così tanti pacchi. “I ragazzi sono stati bravissimi - continua Cecilia Iacoboviz - sono partiti in quarta, sono arrivati così tanti pacchi che non riusciamo ad andare a prenderli tutti subito”.

Alla raccolta hanno risposto da tutta la Sicilia. “Non capisco perché dato che operiamo a Palermo – commenta - tutte le zone limitrofe Ventimiglia, San Giuseppe Jato, ha risposto tutta la Sicilia”.

Di camion ne avevano preparati due, ma la quantità di cibo, medicinali e vestiti è arrivata in quantità così elevate da non riuscire ad entrare negli spazi previsti. Dalla onlus procederanno quindi a più riprese, domani partirà il primo carico verso Napoli per lo smistamento, martedì il secondo. Poi i pacchi voleranno verso l'Ucraina.

Intanto nell'atrio del liceo Cannizzaro continuano ad arrivare mamme e ragazzi con in mano sacchetti pieni di alimenti, vestiti e medicinali da donare ai profughi. Riccardo e i suoi amici dell'associazione studentesca stavano realizzando dei manifesti in solidarietà al popolo ucraino, quando hanno deciso di fare qualcosa di più concreto coinvolgendo l'intero istituto.

“Abbiamo iniziato a contattare diverse onlus - racconta Riccardo Gambino della Libera Unione Studentesca - alcune addirittura ucraine, parlando con loro in inglese. Alla fine abbiamo deciso di appoggiarci a questa onlus che stava già raccogliendo beni primari coinvolgendo altri licei. Non ci aspettavamo un'affluenza del genere: quasi tutti i ragazzi di tutte le classi hanno portato almeno un sacchetto o due. Ci hanno portato cibo e medicinali anche gli abitanti del quartiere".

Maria Giulia ha portato alcuni suoi vestiti, tre magliette e due felpe. Andrea per l'occasione ha acquistato diversi medicinali tra analgesici e antidolorifici, mentre Alberto ha portato i suoi lego e qualche peluche.

“Spesso utilizziamo le nostre pagine instagram per parlare di argomenti di attualità - spiega Maria Giulia Macaluso di 5Q -. Questa però penso sia la prima volta in cui riusciamo ad espanderci così tanto facendo qualcosa di concreto. La quantità di pacchi che abbiamo ricevuto è veramente incredibile. Dall'atrio della nostra scuola arriveranno fino in Ucraina".

Nel video le interviste a: Anna Maria Catalano, dirigente del liceo scientifico Cannizzaro; Paola Caltabiano, abitante del quartiere che ha aderito all'iniziativa; Riccardo Gambino di Lus promotore dell'iniziativa; gli studenti Giorgia Oliveri, Houda Hilal (5Q), Andrea Russo (5F), Alberto Condemi e Matteo Palazzolo (5O).

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