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Bande in guerra per lo spaccio di droga fra Carini, Capaci e Cinisi, cavalli uccisi: 17 arresti e altre 5 misure

L'inchiesta è partita dal ferimento di due cavalli, in un caso mortale. Per gli investigatori gli animali erano di proprietà delle due organizzazioni criminali

Nelle prime ore di stamattina, a Carini, Palermo, Isola delle Femmine, Capaci, Terrasini, Borgetto, Enna e Finale Emilia (Modena), i carabinieri della compagnia di Carini hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dall’ufficio del gip del Tribunale di Palermo, sulla base delle risultanze investigative raccolte nel corso di un’indagine coordinata dalla Dda di Palermo, nei confronti di 22 soggetti (8 in carcere, 9 agli arresti domiciliari, 5 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). Ai ventidue sono state attribuite, a vario titolo, responsabilità penali in ordine alle ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, di spaccio e di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

L’indagine è stata avviata dai carabinieri di Carini nel luglio 2018, quando ignoti, in due diverse circostanze, hanno ferito due cavalli (di cui uno in modo mortale), all’interno di una stalla a Torretta. L’azione, fin dalle prime ricostruzioni investigative, è sembrata subito riconducibile a controversie connesse col traffico di stupefacenti insorte tra persone dell’area di Carini.

L’attività investigativa condotta ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza circa l’esistenza di due distinti sodalizi criminali, riconducibili ai proprietari dei due equini feriti, dediti alla cessione, acquisto, trasporto, commercio, vendita ed illecita detenzione di cocaina, marijuana e hashish nei comuni di Carini, Isola delle Femmine, Capaci, Cinisi e Terrasini.

Durante l’attività di indagine erano già state arrestate in flagranza di reato 12 persone e deferite in stato di libertà altre due per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’indagine erano già stati sequestrati circa 3,3 kg di hashish, 0,7 di cocaina e 0,6 di marijuana, nonché la somma in denaro contante pari a 5.330 euro.

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