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Sperone-Brancaccio, paura nel cuore della zona rossa: "Poche mascherine e assembramenti"

Lo Sperone e Brancaccio sono tra i quartieri in cui è stato registrato il boom di contagi a Palermo. Un'impennata che coinvolge anche tutta la seconda circoscrizione e che ha reso inevitabile l'istituzione della zona rossa.

Passeggiando per la strada, almeno oggi, prima domenica di restrizioni, non si vede molta gente, segno che la paura forse ha cominciato a prendere il sopravvento. In giro ci sono soprattutto persone che fanno acquisti di beni di prima necessità e sono loro a lanciare l'allarme per la scarsa osservanza delle regole e la mancanza di controlli. “Che ci vorrebbero più controlli questo senz’altro, le persone stanno senza mascherina ed è chiaro che così il contagio si estende molto più facilmente”, dice uno di loro.

Si paventa la chiusura delle scuole, decisione che spetta al sindaco Orlando, dopo un confronto con l’Asp e con il commissario per l’emergenza Covid. “Io ho proprio una scuola sotto casa mia - continua - e vedo che ogni giorno per accompagnare i bambini a scuola le persone stanno senza mascherina. Non ha senso”.

Nel quartiere sembra essersi insinuata la paura. “Siamo sepolti in casa, malgrado il vaccino”, dice infatti Carmelo. E rispetto alla chiusura delle scuole dice: “La scuola è importante, sono i genitori a non adottare i giusti comportamenti. Non si rispettano le regole e vedo assembramenti dappertutto, ma di controlli neanche l’ombra”.

“Le regole c’è chi le rispetta, chi un po’ meno - dice poi Vincenzo - capisco che le persone sono un po’ stanche e che le forze dell’ordine fanno quello che possono con quello che hanno”.

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