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Le scuole a Palermo restano aperte, dietrofront di Orlando: "Ma subito screening di massa"

Dietrofont di Leoluca Orlando. Le scuole a Palermo rimangono aperte. Lo ha confermato il sindaco nella conferenza stampa dopo che ieri  aveva deciso di firmare un’ordinanza per chiudere le scuole dell’obbligo della città a partire da lunedì, ipotesi ora scongiurata. Dunque, la settimana prossima elementari e medie apriranno regolarmente i cancelli.

"Dai vertici istituzionale, da Musumeci a Speranza e Azzolina, ho avuto rassicurazioni che non ci sono le condizioni per un inasprimento delle misure, come quelle appunto di chiudere la scuola - ha detto Orlando -. Dunque ho fermato il provvedimento dopo aver avuto queste nuove informazioni. Ci sarà uno screening di massa per quanto riguarda il mondo della scuola, come d'altronde è già avvenuto a Palermo in questi giorni, dunque è fondamentale continuare così, e invito i cittadini interessati a farlo. Laddove, però, non dovesse avvenire questo screening di massa sarò costretto a firmare l'ordinanza. E’ un momento difficile - ha aggiunto - a ognuno spetta di fare la propria parte".

Dopotutto la decisione di Orlando aveva scatenato un vespaio di polemiche,  dalle famiglie ai presidi, e che aveva anche spaccato la maggioranza con i consiglieri di Pd e Avanti insieme che avevano preso posizione sconfessando la linea del primo cittadino, e anche la Regione, con gli assessori Razza e Lagalla, aveva duramente criticato il sindaco di Palermo.

A Palermo poi ci sarebbe stata un'impennata dei dati sulla mortalità, secondo quanto dice Orlando:  "Dal 15 al 30 ottobre scorso i morti a Palermo sono aumentati del 26%". Rispetto alla media dei 5 anni precedenti, riferiscono da palazzo delle Aquile, i dati sono allarmanti da agosto a ottobre: +2% ad agosto, +5% a settembre, +10% a metà ottobre, +26% dal 15 al 30 ottobre. "Covid e mancate cure di altre patologie hanno causato questo livello di mortalità - ha detto Orlando - c'è molta preoccupazione perché tanti malati no Covid hanno rinunciato ad andare negli ospedali vista la situazione".

 

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