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Furti nei cantieri e estorsioni ai commercianti: così la famiglia Cintura comandava al Cep

Il colpo nel cantiere del giardino della memoria di Capaci dedicato alla vittime dell'attentato a Giovanni Falcone aveva rischiato di far saltare le celebrazioni in quel luogo simbolico nel 25esimo anniversario della strage. I componenti delle due associazioni criminali sgominate questa mattina dai carabinieri, si macchiarono anche di questa colpa, come si vede dal video diffuso dai carabinieri. 

Non a caso, l'operazione è stata denominata Stele, in riferimento al monumento ben visibile lungo l'autostrada in direzione Palermo, dove il 23 maggio del 1992, persero la vita il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta.

Ma le indagini hanno consentito di far luce su tutta l'attività criminale organizzata secondo una struttura piramidale con a capo la famiglia dei Cintura: 24 gli arresti e due i gruppi attivi nel quartiere Cep e allo Zen 2 e, secondo le indagini, legati a cosa nostra.

A capo di una delle associazioni, che agiva nelle zone di Cruillas e nel territorio compreso tra Borgonuovo, San Giovanni Apostolo e Cep, c'erano Andrea Cintura che nonostante fosse in carcere gestiva la banda e il figlio Domenico. Nel quartiere dettavano legge e l'avvio di ogni nuova attività commerciale doveva avere il loro ok.

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