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Rapine in strada e terrore al supermercato, 4 arresti a Palermo

Sette rapine nel giro di poco tempo, anche in un supermercato, cittadini terrorizzati. Indagini su indagini, riscontri incrociati, fino alla svolta. Una svolta che ha portato all'arresto di ben quattro persone. La polizia ha risolto i casi di sette violente rapine avvenute sulle strade del capoluogo. I “Falchi” della Squadra Mobile, hanno dato un nome ed un volto a quattro malviventi, responsabili dei sette episodi criminali, ognuno dei quali autonomo e slegato dagli altri.

I primi episodi presi in esame sono quelli che hanno visto protagonista Giuseppe Reina, 29enne pregiudicato della Zisa, nei cui confronti è stato eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere.

Entrambe le rapine contestate risalgono al 9 maggio 2019: in quella data Reina, con la minaccia di una pistola, ha costretto alcuni studenti universitari, appena usciti da una festa organizzata all’interno della sede universitaria di Viale delle Scienze, a farsi consegnare un telefono cellulare, un portafoglio e 20 euro; successivamente li ha costretti a recarsi presso uno sportello Bancomat non distante, al fine di prelevare 500 euro così da impossessarsene, ma per sua sfortuna, il bancomat non funzionare.

Poche ore più tardi Reina, in piazza Magione, sempre con la minaccia di una pistola, si è fatto consegnare da una coppia di giovani il denaro in loro possesso e non è riuscito invece ad ottenere il cellulare della coppia a causa dell’inattesa resistenza dell’uomo, che ha ingaggiato con il rapinatore una colluttazione, costringendolo alla fuga.

Le indagini dei poliziotti della Mobile palermitana, hanno permesso di ascrivere entrambi i reati predatori allo stesso autore, non soltanto per le analoghe modalità di rapina, ma anche perché il rapinatore era stato segnalato utilizzare una bicicletta bianca in entrambi i casi. Nel domicilio di Reina sono stati ritrovati infatti il cellulare sottratto in corso di rapina e la stessa bicicletta bianca indicata in denuncia dalle vittime.

Sempre in data odierna, è stata eseguita un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare domiciliare nei confronti di Antonino Greco, 25enne di Villabate, accusato del reato di rapina aggravata a supermercato. Con l’arresto di Greco la Squadra Mobile chiude il cerchio delle indagini in relazione ad una rapina perpetrata il 21 luglio 2018 presso un Supermercato di Corso Tukory.

In quella circostanza, Greco, in concorso con un'altra persona, già individuato e sottoposto a provvedimento restrittivo per il medesimo reato lo scorso dicembre, mediante minaccia ed uso della violenza, consistita nel picchiare una delle cassiere, riuscì a sottrarre 360 euro. Greco, compiuta in scioltezza la sua parte di rapina e già fuoriuscito dai locali del market, è poi tornato sui suoi passi per “soccorrere” il complice che, invece, all’altra cassa aveva avuto dei problemi ed era stato bloccato da alcuni dipendenti.

Infine, gli agenti della Squadra Mobile, insieme ai colleghi del commissariato Oreto-Stazione, ha eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere, a carico dei palermitani e pregiudicati Davide Quartararo, 32enne di Brancaccio e Ivan Ragone, 20enne

Più complesso, in questo caso, il quadro investigativo all’interno del quale si sono mossi i poliziotti. Con pazienza e precisione sono state ricostruite dinamiche e responsabilità di quattro rapine perpetrate nel centro storico ai danni di giovani ai quali, dietro la minaccia di un coltello, erano state sottratte banconote o telefoni cellulari.

Le rapine sono state compiute in rapidissima successione: Ragona, armato di coltello, lo scorso 8 marzo, è riuscito ad impossessarsi di un telefono cellulare, il 10 marzo della somma di 20 euro e l’ 11 marzo di un cellulare e di 5 euro. Di queste rapine dovrà rispondere il solo Ragona. L’ 8 marzo Ragona, insieme a Quartararo, entrambi armati di coltello, si sono impossessati invece della somma di 30 euro.

 

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