È stata una serata di festa e di emozioni come raramente è accaduto di assistere al Barbera. Emozionante la doppia standing ovation per Luca Toni, che proprio al Barbera con la maglia della Nazionale era stato travolto dai fischi e bollato come traditore per il trasferimento alla Fiorentina.
Una «pace» tardiva, ma necessaria - scrive Carlo Brandaleone su un articolo pubblicato oggi sul Giornale di Sicilia -. La storia di quel trasferimento è ancora nebulosa. Emozionante è stato vedere Totò Schillaci indossare per la prima volta la maglia rosanero mentre gli altoparlanti del Barbera sparavano le note di «notti magiche»; emozionante è stato il ricordo di Gianni De Rosa sul maxi schermo sotto le curve, di grande sensibilità in una serata come quella di ieri portare in panchina (con l’allenatore Ignazio Arcoleo) Tanino Troja, Tonino De Bellis e Alvaro Biagini, ex rosa di un calcio lontano e per molti giovani ieri presenti al Barbera del tutto sconosciuto. Emozionanti, infine un paio di parate da campione di Gianluca Berti.
Ma immaginiamo sia stata una grande emozione anche per i rosa di Pergolizzi, che sono entrati in campo mano nella mano con campioni del mondo come Zaccardo e Toni, con giocatori con centinaia di partite di serie A sulle spalle come Migliaccio, Cappioli o Biava. Per Mario Alberto Santana, il capitano e la guida spirituale del nuovo Palermo, che in rosa fu compagno di Toni e Zaccardo, un’accoglienza da leader, per tutti gli altri tanta curiosità e timidi applausi in attesa di capirne di più.
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