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A Palermo rinunciano 170 presidenti di seggio e tre scrutinatori su dieci

Centosettanta presidenti di seggio e quasi un migliaio di scrutinatori (il 30%) hanno dato forfait, questa la situazione alla vigilia del voto.  Il Comune ha informato subito la Prefettura, spiegando che molti presidenti hanno rinunciato senza dare preavviso.  È intervenuto anche l’assessorato degli Enti locali della Regione siciliana. «Stiamo cercando i sostituti dei presidenti dappertutto, avevamo già allertato gli Ordini degli avvocati e dei commercialisti non appena abbiamo saputo che c’erano dei vuoti e ci sono stati segnalati una serie di nominativi», dice la responsabile elettorale servizio elettore Alessandra Autore.  «Siamo stati contattati ieri pomeriggio (10 giugno) dall’ufficio elettorale del Comune per dare una mano a trovare sostituti dei presidenti indicati che hanno rifiutato l’incarico nei seggi elettorali - conferma il presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo, Antonello Armetta -. Io e alcuni consiglieri dell’Ordine ci siamo attivati immediatamente attraverso i social perché la nostra sede era già chiusa. Alcuni colleghi hanno dato la propria disponibilità, so che il Comune sta lavorando senza sosta per risolvere il problema». Spetterà alla Corte d’appello la loro designazione.

Ma sono anche altre lacune nella macchina elettole, partendo dall’assenza di materiali: in tutta la scuola Nicolò Garzilli, in via Isonzo, mancano le urne e i verbali, infatti ai seggi non sono in grado di controllare nulla. Non solo. In diverse sezioni non sono state consegnate le schede, elettorali che vanno firmate. Si parla di decine di migliaia di schede non ancora arrivate.

Alla scuola Oberdan di via Oreto, invece, non sono arrivati i plichi poiché inviati in altre scuole: la situazione ha creato un caos tremendo, causando un fortissimo rallentamento delle procedure. Ma a farla da padrone sono le assenze dei presidenti, più di tredici stando ai numeri attuali, e degli scrutinatori; e la confusione regna sovrana quasi ovunque: nella scuola in via Lussemburgo, il Vittorio Emanuele Orlando, nella sezione 141 mancano tutti gli scrutatori e il presidente.

Mentre per gli scrutatori il rimpiazzo è veloce e semplice - c’è sempre qualcuno che aspetta nelle scuole di poter rimpiazzare gli assenti - l’assenza del presidente è un problema ben più grave: allo stato attuale il seggio non può essere costituito e i funzionari comunali non riescono ad ottenere risposta dall’Amministrazione che fa spallucce, l’unica soluzione potrebbe essere rappresentata dall’accorpamento del seggio.

Situazione analoga nella scuole Bragaglia alla sezione 541, in via Marinella Bragaglia, e Mantegna Bonanno, in via Bologni alla sezione 374: anche qui mancano presidenti di seggio.

Il caos ai seggi ha scatenato le polemiche. «L’ispezione che ho disposto ieri (10 giugno), dopo l’attacco hacker al sistema informatico del Comune di Palermo, ha accertato che il servizio elettorale era in ordine e pronto per il voto -dice l’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto -.Per quanto riguarda nomine o sostituzioni dei presidenti di seggio la Regione non ha alcuna competenza».

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