Le amministrative a Palermo sono alle porte, tra fine maggio e prima decade di giugno si dovrà scegliere il nuovo sindaco del capoluogo ma i partiti sono ancora in alto mare. Sia nel centrodestra che nel centrosinistra sembra che si tessa la tela di Penelope, di giorno sembrano esserci intese o quasi e di notte si disfa tutto e i candidati aumentano giornalmente.
I candidati del centrodestra
I palermitani osservano le prove di forza di alcuni partiti, i malumori di altri, i cambi di casacca delle ultime ore, ma ancora non sanno se verrà trovata un'intesa tra la coalizione o se i partiti correranno da soli. Ieri si è assistiti alla rottura tra Fratelli d'Italia e Lega. Il deputato regionale del Carroccio è stato chiaro: "Giorgia Meloni deve scendere dal piedistallo, non può avere Carolina Varchi candidata sindaco a Palermo e Nello Musumeci candidato presidente della Regione, lei sta giocando la sua partita e non pensa al centrodestra unito. Non possiamo sempre inseguire, per cui noi proponiamo il nostro candidato sindaco: Francesco Scoma". E così al momento, nel centrodestra ci sono le candidature di Carolina Varchi con Fratelli d'Italia per la quale si attende a brevissimo l'ufficialità, Roberto Lagalla dell'Udc, Francesco Scoma della Lega il cui nome ieri pomeriggio è stato ufficializzato da Vincenzo Figuccia.
I candidati indipendenti
Per quanto riguarda i candidati indipendenti, Fabrizio Ferrandelli è ufficialmente il candidato di Azione e +Europa, Davide Faraone di Italia Viva, Totò Lentini degli autonomisti. A loro si aggiungono Francesca Donato l’ex leghista no green pass e Rita Barbera l’ex direttrice delle carceri palermitane.
I candidati del centrosinistra
Non vanno meglio le cose nel centrosinistra. Dopo l'uscita di scena di Franco Miceli, rimane in corsa Mariella Di Gangi, presidente del Laboratorio Zen Insieme, che ha già annunciato la sua candidatura ma è probabile che nelle prossime ore i nomi dei possibili candidati continuino ad aumentare. Il rifiuto da parte di Miceli arriva dopo la mancata intesa tra i vari partiti e la presa di posizione, tra gli altri, del deputato regionale del Movimento 5 Stelle che ha dichiarato come il nome dell'architetto "non sia mai uscito in alcuna discussione di coalizione. Avremmo gradito di potere parlare di nomi importanti come il suo, ma in un ragionamento costruttivo che ponesse al centro un progetto per Palermo e alla presenza di tutte le componenti politiche". Trizzino, inoltre, rimane disponibile ad una sua candidatura a sindaco.
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