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"Andiamo a quel paese", Ficarra e Picone tornano al cinema: il nostro film racconta la realtà italiana di oggi - Foto

"Sui social network chi ha visto il film ci sta già sommergendo di complimenti e questo ci fa sentire ancora più felici, vicini alla gente"

ROMA. "Il nostro film è una foto della realtà dell'Italia attuale dove i giovani arrivano a fine mese solo con l'aiuto della pensione dei nonni o dei genitori. Per questo è un film che ci è entrato nel cuore. A partire dal tema, nato dal fatto che conosciamo tante persone che sono tornate a vivere con le famiglie d'origine perché non ce la facevano economicamente. La pensione è il vero ammortizzatore sociale di oggi". Sono Salvatore Ficarra e Valentino Picone, il duo di attori comici meglio conosciuti come la ditta 'Ficarra e Picone', protagonisti e autori del film Andiamo a quel paese, appena uscito e già al secondo posto nella classifica degli incassi, a spiegare in una doppia intervista telefonica perché hanno scelto per il loro film un argomento attuale e delicato come crisi e pensioni.

Il film della coppia di comici, prodotto da Tramp Limited con Medusa Film che lo ha distribuito in 500 copie, ha chiuso il week end con un incasso di 2.500.621 e 377.340 biglietti staccati, vincendo nella giornata di domenica perfino lo scontro diretto contro il kolossal di fantascienza Interstellar (1.014.513 euro contro 1.085.370 euro di Ficarra e Picone) e battendolo in assoluto come miglior media per copia del weekend (5.775 euro contro 5015). "Ho scritto il soggetto insieme a Salvatore - spiega Picone - e comunque, pur affrontando un argomento delicato, abbiamo cercato di raccontare una realtà drammatica nel nostro stile".

"Con tutto il rispetto, senza offendere nessuno - aggiunge Ficarra - ma abbiamo cercato di riderci sopra". "Anche i personaggi sono presi dalla realtà - rivela Picone - il barbiere, i pensionati, gli uomini del bar". "Anche molti attori, comparse e generici sono presi dalla strada" aggiunge Ficarra. "Io sono siciliano, come Salvatore, viviamo a Palermo, e ho amato moltissimo girare questo film in un paesino della Sicilia, vicino Palermo, a casa nostra, dove tutti venivano a seguire le riprese dal primo ciak. Per loro era un grande avvenimento. Noi ne siamo stati davvero toccati" ricorda Picone. "Sui social network chi ha visto il film ci sta già sommergendo di complimenti e questo ci fa sentire ancora più felici, vicini alla gente" dice Ficarra. E il pubblico è importante per il duo che a febbraio tornerà a condurre Striscia la notizia su Canale 5.

"Anche Striscia è una palestra per stare nella realtà, perché la gente non lo sa, ma noi commentiamo a modo nostro le notizie che arrivano in diretta alle venti" spiegano i comici. Sempre nel segno del rapporto con la gente, a gennaio i due attori torneranno anche a teatro, con lo spettacolo Apriti cielo.

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