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Palermo, l'incanto del presepe vivente a Tommaso Natale con un pensiero a Biagio Conte

Un’atmosfera incantata e suggestiva quella che si è vissuta al presepe vivente, il primo a Tommaso Natale, voluto fortemente da Monsignor Giovanni Lo Giudice della parrocchia San Giovanni Battista. In un contesto scenografico che ha riprodotto fedelmente i luoghi di Betlemme, sono stati rievocati i momenti della Natività. Il presepe, che ha coinvolto l’intera comunità della borgata che ha partecipato alla realizzazione delle capanne e di tutto l’allestimento, è partito dalla parrocchia e in corteo ha sfilato fino a Villa Rossi dove è stata allestita l’ambientazione, non solo della mangiatoia ma anche delle botteghe che hanno riproposto gli antichi mestieri e il mercato con i prodotti tipici. Gli abiti di scena, quelli tipici dei tempi e dei luoghi narrati, realizzati dai parrocchiani, hanno rievocato gli usi e le tradizioni del tempo.

La mangiatoia, il fieno, la paglia, l’asinello, i piccoli angioletti, impersonati dai bambini, Maria, Giuseppe e il piccolo Gesù hanno lasciato senza fiato. Attorno c’erano gli artigiani, i pastori, i soldati, i re Magi che hanno fatto rivivere il “miracolo” di duemila anni fa. E’ stato il presepe dei bambini, degli adulti, dei giovani, degli anziani, il presepe di tutti.

“E’ un bel regalo che offre a tutti la borgata di Tommaso Natale - commenta Monsignore Lo Giudice – ma anche un messaggio di speranza e di pace. Vi è stata tanta collaborazione da parte di tutti. C’è chi ha donato le materie prime, i costumi, le luci. Hanno collaborato i tecnici del suono, coloro che hanno messo in piedi le travi per creare le ambientazioni. Alcuni hanno prestato gli animali, ciascuno ha dato del suo per la realizzazione dell’evento dimostrando di essere una comunità”.

Arrivati a Villa Rossi, dinanzi alla mangiatoia che accoglie Gesù Bambino si rimane in silenzio. La commozione è tanta. Ciascuno prega, qualcuno lo fa a voce alta voce, qualcun altro dentro al suo cuore, pensando ad un familiare o a un amico ammalato. Molti pregano per fratello Biagio Conte. Le mamme raccomandano a Dio i propri figli, i giovani chiedono il lavoro. Dopo tanta sofferenza, solitudine e distanza, le anime si uniscono e recitano un’unica grande preghiera: pace, amore e serenità nel mondo per tutti.

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