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Biagio Conte: digiuni, pellegrinaggi, incontri. Le immagini più emblematiche della sua vita

Biagio Conte è morto e sono tante le immagini che scorrono nella mente dei palermitani e non solo. Fratel Biagio è stato un angelo che ha alleviato le sofferenze degli ultimi, vivendo nella pienezza della Fede e della Carità. Rientrato in Sicilia dalla Toscana, dove si era recato a piedi in pellegrinaggio ad Assisi, per salutare i genitori prima di partire come missionario per l'Africa, Biagio Conte resta impressionato dalla situazione di degrado di alcuni quartieri di Palermo e decide di intraprendere la missione assistenziale nella propria città.

Inizia un lungo ed eroico percorso di attivazione di iniziative di assistenza e soccorso a disoccupati e senzatetto che vivono di stenti nei vicoli favelas del centro storico. A cominciare dai senza tetto della Stazione di Palermo Centrale, per i quali riesce a smuovere l'indifferenza e il cinismo di una Palermo, allora tristemente considerata la capitale della mafia, e dopo diverse proteste ed un digiuno ottiene l'utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, all'interno dei quali fonda all'inizio degli anni '90 la "Missione di Speranza e Carità" che oggi conta dieci sedi in tutta la Sicilia, quattro delle quali a Palermo, che accolgono seicento indigenti.

Tra le immagini, quelle con papa Ratzinger, Riccardo Muti, i prefetti palermitani, nel momento in cui riceve attestati per il suo impegno nel sociale e poi quelle per terra quando decide di digiunare o quelle durante i pellegrinaggi. E stamattina è apparso uno striscione anche davanti allo stadio Renzo Barbera. Sono davvero tante le immagini che i palermitani conserveranno nella memoria. Biagio Conte affronta digiuni, pellegrinaggi, non si arrende mai. Fino ad oggi, consapevoli dell'importante eredità che ci lascia.

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