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Palermo, rifiuti e degrado in piazza XIII Vittime: l'allarme delle associazioni

«Abbiamo fatto tanto e per questo non vorremmo che tutti i nostri sforzi e progetti vadano in fumo». Queste le parole di Andrea Russo, presidente del Comitato 13 vittime, associazione di quartiere che da tempo si occupa dei problemi che affliggono la zona e in particolar modo la villetta che costeggia piazza XIII Vittime a Palermo.

Il piccolo spazio verde potrebbe essere un fiore all’occhiello, specialmente con la riqualificazione in corso d’opera della zona portuale grazie alla quale potrebbe giocare un ruolo di prima accoglienza per i turisti che arrivano con le navi da crociera. Invece, si trova ad affondare nel degrado dal quale era riuscita ad emergere con tante iniziative, tra cui le panchine tematiche per la giornata della pace, contro la violenza sulle donne e una colorata di rosanero, e tante iniziative organizzate insieme ad altre associazioni presenti sul territorio - ad esempio Retake, con la quale collaborano anche sul fronte della pulizia del quartiere.

Quello che prima era luogo di prostituzione e qualche vota di spaccio si era trasformato in un punto di aggregazione e di piacevole sosta per dedicarsi alla lettura, passeggiare con i cani e portare i propri figli a giocare. Una trasformazione tale da attirare l’attenzione e far sì che proprio nella villetta sorgesse un Bed and breakfast.

Da tempo, però, la villetta sta tornando ai problemi di sempre e inoltre la fontana giace in stato di totale abbandono senza acqua e la sporcizia ha nuovamente invaso i vialetti dove trovano posto anche i senzatetto. Ed è allarme sicurezza: poche settimane fa, infatti, la villetta è stato teatro di uno scontro a colpi di coltello tra due clochard. Per motivazioni non meglio precisate, i due, dopo uno scambio verbale, sono passati allo scontro, estraendo i coltelli. Risultato, svariate volanti della polizia, un’ambulanza e sette punti di sutura per uno dei duellanti.

Eppure, il comitato aveva lanciato delle proposte per proseguire sul solco precedentemente tracciato, come la creazione di una piccola area cani o un mini campetto di basket. «Vorremo che tornasse l’ordinario - dice Andrea Russo - altrimenti la piazza sarà riconquistata dallo spaccio, dal furto, dalla delinquenza e da tutti gli altri poteri che controllano il territorio». Nel frattempo, l’associazione è riuscita a farsi ascoltare dal consiglio di circoscrizione, che sta stimolando un incontro con l’assessore all’urbanistica Maurizio Carta e l’Autorità portuale. L’obiettivo, infatti, è sfruttare la riqualificazione dell’area portuale per poter rappresentare un presidio di prima accoglienza per le centinaia di turisti che arrivano, e arriveranno, con le navi.

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