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A Palermo corteo e sfilata di barche in mare per ricordare la strage di Capaci

Una manifestazione promossa dalla "Quarto Savona 15", l'associazione che porta il nome dell'auto di scorta del giudice Giovanni Falcone sulla quale viaggiavano i tre agenti di scorta morti nell'attentato di Capaci, si è svolta stamane a Palermo per il trentennale della strage di Capaci.

Un corteo guidato da Tina Montinaro, vedova del caposcorta che da anni organizza iniziative per fare memoria portando in giro per l'Italia i rottami di quella vettura dilaniata dal tritolo, ha attraversato il Cassaro, fino al lungomare del Foro Italico dove i partecipanti hanno assistito a una sfilata di barche a vela che avevano in coperta le foto delle vittime dell'attentato.

Alla manifestazione hanno partecipato esponenti della polizia di Stato, con il questore di Palermo Leopoldo Laricchia, il sottosegretario all'Interno Nicila Molteni, il sindaco Leoluca Orlando e alcuni familiari di vittime della mafia. La sfilata delle barche è stata accompagnata dal suono delle sirene e dall'inno nazionale suonato da una fanfara.

"Io sono orgogliosa di mio marito - ha detto Tina Montinaro -, orgogliosissimaa di essere la vedova di Antonio Montinaro che ha scelto fino all'ultimo di stare accanto a Giovanni Falcone".

"Mio marito aveva fatto un giuramento - ha aggiunto la vedova Montinaro - e per senso del dovere, non essendo vigliacco, ha portato la sua missione fino in fondo, non ha pensato di avere due bambini in casa ma ha pensato di dovere difendere il magistrato che scortava e l'intero Paese".

Alla manifestazione ha partecipato anche Emanuele Schifani, figlio di un altro agente di scorta, Vito Schifani, e di Rosaria Costa, la vedova che dal pulpito della chiesa di San Domenico invitò i mafiosi a inginocchiarsi e a chiedere perdono, che aveva quattro mesi quando il padre fu trucidato e oggi è capitano della guardia di finanza.

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