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Palermo all'attacco: riflettori accesi su Roberto Insigne, ma intanto Vazquez sfuma

Palermo all’attacco. Il reparto offensivo dei rosanero nel campionato appena trascorso ha vissuto principalmente sulle spalle di Brunori, autore di 17 reti nella regular season. Gli altri tre attaccanti hanno faticato parecchio: da Tutino, arrivato a gennaio, fino a Soleri e Vido, in Sicilia per l’intera stagione. L’obiettivo di essere competitivi per la Serie A, però, impone di avere delle alternative e un reparto offensivo con diversi interpreti dalle caratteristiche diverse, al fine di consentire anche a Corini di poter variare moduli e tattiche di partita in partita.

Il mercato, che ancora si muove a piccoli passi, offre diverse opportunità: tra formazioni retrocesse e contratti in scadenza. Il Palermo, attualmente, è una delle squadre più attive con Rinaudo (ieri a Istanbul con il dg Gardini per assistere alla finale di Champions fra il City e l’Inter, su invito della proprietà ovviamente) che si sta guardando intorno alla ricerca di profili che potrebbero fare al caso dei rosanero. Una ricerca che va avanti da settimane e che sta consentendo al ds della società di viale del Fante di avere un quadro completo di tutta la situazione.

Nel mirino è finito anche Roberto Insigne, fratello di Lorenzo, esterno d’attacco del Frosinone, cui è legato fino al 2024. Il classe 1994 di piede mancino ha disputato in questa stagione 32 gare, realizzando 8 gol con i ciociari, completando il suo bottino anche con due passaggi vincenti. Un contributo importante, quindi, quello dato dal 29enne alla causa dei gialloblù che hanno conquistato la promozione in Serie A arrivando al primo posto. Si tratta di un’idea, un sondaggio, ma chiaramente qualora l’operazione dovesse andare in porto si potrebbe immaginare che nel prossimo campionato venga accantonato il 3-5-2 per passare ad un attacco con tre punte, visto che Insigne gioca esclusivamente nel ruolo di esterno alto a destra.

Restando in zona offensiva sono state chieste informazioni, la scorsa settimana, su La Gumina, attaccante palermitano classe 1996 che dopo un avvio brillante di carriera si è un po’ perso per strada e adesso è alla ricerca del riscatto, con Palermo che potrebbe rappresentare la piazza ideale dove trovare il rilancio. A spingere per un ritorno a casa sarebbe proprio il «picciotto», ma intanto bisogna capire cosa succede in casa Samp. Da un siciliano ad un altro, visto che nel radar dei rosanero è finito anche Ernesto Torregrossa, centravanti nativo di San Cataldo con passaporto venezuelano, in forza al Pisa. Il classe 1992, ex Sampdoria, che compirà 31 anni il prossimo 28 giugno, con i nerazzurri ha realizzato 6 gol e fornito 2 assist. Corini lo conosce molto bene per averlo allenato due stagioni al Brescia: la prima, nella quale è arrivata la promozione in Serie A (2018/19), con Torregrossa autore di 12 reti, e la seconda nella massima serie con l’attaccante siciliano, con la fascia da capitano delle «rondinelle», protagonista di 7 centri e 3 assist (Corini esonerato a febbraio).

Nessuna novità sul fronte Tutino, il cui cartellino è di proprietà del Parma. Il suo futuro difficilmente sarà in gialloblù, al Palermo - e non solo - piace, ma la società di viale del Fante non eserciterà il diritto di riscatto a tre milioni. Si lavora per trovare una formula diversa, il club rosanero vorrebbe averlo almeno per un’altra stagione. Infine, destinata a sfumare la suggestione Vazquez. L’italo-argentino era stato accostato al Palermo, ma il suo futuro sembra verso l’Argentina, col Belgrano - club nel quale è cresciuto - pronto a fare una proposta ufficiale.

Il Palermo sta lavorando anche sul pacchetto arretrato, che nello scorso campionato non ha dato segnali particolarmente positivi, visti i 49 gol subiti. Per rinforzare la difesa il primo innesto dovrebbe essere Lucioni, che ha giocato nel Frosinone promosso in Serie A. La trattativa per il centrale classe 1987 è in fase parecchio avanzata e presto dovrebbe arrivare ai titoli di coda, con entrambe le parti al lavoro per trovare la giusta quadra.

Oltre all’ex Benevento, Rinaudo è alla ricerca di un altro centrale che possa ben inserirsi negli schemi tattici e completarsi a livello di caratteristiche con Lucioni. L’identikit ricade su Ceccaroni, difensore di piede mancino di proprietà del Venezia, la scorsa seconda metà di stagione in prestito al Lecce. Il suo contratto con i lagunari scade nel 2027, ma considerata anche la sua cessione a titolo temporaneo nel mercato di gennaio il suo futuro sembra esser lontano dal Penzo. Ceccaroni, considerata anche l’età, 27 anni, potrebbe rappresentare anche un investimento a lungo termine. Tra le alternative resta anche Luca Ceppitelli, sempre di proprietà del Venezia, ma in scadenza di contratto. Quest’ultimo è un classe 1989 che ha vissuto diverse annate da protagonista in Serie A con la maglia del Cagliari.

Per la zona mediana sempre forte il nome di Bisoli, in uscita dal Brescia retrocesso in Serie C. La trattativa è già ben avviata, col calciatore che avrebbe già mostrato il suo entusiasmo nell’iniziare una nuova avventura, e potrebbe subire una forte accelerazione nei prossimi giorni.

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