Un giorno diverso, un giorno speciale. Per il Palermo prima l'allenamento sul campo, poi la visita guidata all'Etihad Stadium. La "casa" del Manchester City di Guardiola, una struttura da mille e una notte, un gioiello fantastico. Gli occhi basiti dei ragazzi di Eugenio Corini, ad osservare con garbo e stupore ogni minimo particolare sotto i propri occhi. Bambini che vogliono capire il mondo, con curiosità, per un giorno. Un mondo mai visto, ma che i sogni possono in qualche modo avvicinare. Perchè sognare, aiuta ad essere felici.
Così Brunori nello spogliatoio ha preso postazione sotto l'armadietto di Haaland, Segre invece dove solitamente sta Gundogan. E Corini, non poteva che sostare sotto il numero 5 di Stone. Le canzoni, i dialoghi in inglese, Bohemian Rhapsody dei queen nel luogo dove Guardiola prima delle partite carica i suoi ragazzi. Uno spogliatoio rotondo, perchè tutti possano guardarsi negli occhi.
Tutti coi cellulari, perchè la nuova era è fatta di video e di storie su instagram. Tutti a riprendere una meraviglia dell'universo, creata per giocare a calcio e farlo con gioia. Qualche metro di scale, poi il profumo del campo. L'odore dell'erba che trasuda calcio. Stulac e compagni entrano dentro l'Etihad, lo stadio da 55.097 posti a sedere che l'1 ottobre ospiterà il derby di Manchester tra City e United.
Occhi al cielo, dal basso verso l'alto, per non perdersi davvero nulla di uno scenario da sogno. Era, invece, la realtà. Come fosse un ritiro pre-Champions. E chissà se qualcuno ha viaggiato un po' con la mente e ha pensato, un giorno, di poter vivere la musica dell'Europa che conta, la colonna sonora migliore di sempre. Chissa se Brunori, sotto il "trono" di Haaland, ha chiuso per un attimo gli occhi e sognato di diventare come lui. Un po' di salto nel futuro, un teletrasporto mentale.
L'Etihad era il posto giusto per estraniarsi, prima di tornare alla realtà, al presente. Un presente che indica la strada del lavoro e del sacrificio. Della Serie B, per il momento, e del sogno Serie A. Del Sudtirol, prossimo avversario in campionato. Intanto certi momenti restano, indelebili. E fanno bene al cuore.
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