Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La metamorfosi del Palermo: ecco gli eroi rosanero della promozione in Serie B

Un gruppo super compatto. Ma negli ultimi mesi, prima qualche incertezza. Dall’arrivo di Baldini una metamorfosi sotto gli occhi di tutti, un affiatamento degno di una delle più belle promozioni. Secondo la valutazione dei tifosi ma anche degli addetti ai lavori, quella allestita in estate dal direttore sportivo Castagnini con il supporto del presidente Mirri era una buona squadra, capace di lottare per una posto di prestigio nei play-off ma probabilmente non così attrezzata da vincere il campionato direttamente.

E così è stato per gran parte del campionato, un torneo altalenante, con troppi alti e bassi e che troppe volte ha confermato l’idea iniziale: solo una buona squadra.

Poi il cambio di allenatore, il finale esaltante fino ai play-off giocati in maniera impeccabile. E l'organico che viene rivalutato così come tanti giocatori rimasti nell'ombra nella prima parte del campionato ed esplosi in seguito.

Un excursus su ognuno di loro:

Pelagotti: parte titolare ma a differenza dello scorso anno ha alle sue spalle un secondo esperto e di categoria. Tranne qualche rara eccezione dovuta a indisponibilità, gioca tutta la stagione regolare tranne restare fuori per un intervento chirurgico nelle ultime giornate ed in tutti i play-off. La sua stagione è comunque sufficiente.

Massolo: è il vice Pelagotti per tutta la stagione poi si prende la maglia da titolare e non la lascia più. Se il Palermo è arrivato fino alla finale molti meriti sono anche i suoi.

Buttaro: arriva, vista la giovane età, per crescere, per farsi le ossa ma dimostra fin da subito le sue qualità, la sua tenacia, la sua voglia di emergere. Gioca tante partite e nelle ultime gare play-off diventa titolare inamovibile grazie anche all'infortunio di Accardi.

Accardi: stagione sfortunata per il terzino palermitano che subisce un infortunio nell’amichevole di Enna cosa che lo tiene a lungo fuori dal rettangolo di gioco. Vive la stessa cosa nel finale di stagione ma il suo campionato resta comunque convincente.

Lancini: diventa fin da subito un perno inamovibile della difesa centrale del Palermo e gioca un buon campionato sicuramente migliore di quello passato sebbene ogni tanto si conceda qualche distrazione.

Marconi: altro perno indispensabile della difesa del Palermo, disputa un campionato decisamente migliore del passato e la sua crescita è evidente.

Giron: una prima parte di stagione piuttosto in ombra anche per qualche incomprensione tattica; poi si prende la maglia da titolare con Baldini e dimostra di poterci stare.

Crivello: alti e bassi per il difensore palermitano che finisce fuori rosa ad inizio stagione e per tutto il girone di andata per poi essere reintegrato e fare le sue oneste apparizioni. Certo il ricordo di quell'errore con la Paganese...

Somma: come Crivello è fuori dai piani dell'ex tecnico Filippi ed anche lui viene reintegrato dopo il girone di andata. Dà un contributo marginale giocando pochissime partite .

Perrotta: arriva in prestito dal Bari e durante la gestione Filippi è protagonista in diverse partite. Con Baldini trova meno spazio ma quando chiamato in causa si fa trovare presente.

Doda: una stagione da dimenticare con pochissime apparizioni in campo; con Baldini conosce quasi soltanto la panchina.

Damiani: arriva nel mercato di gennaio per rinforzare il centrocampo. Ci si aspettava di più, ci si aspettava quello che poi Damiani ha fatto vedere nelle gare dei play-off dove ha dimostrato perché Baldini ha insistito per averlo in organico.

De Rose: autentica bandiera, capitano, leone, combattente del centrocampo rosanero. Un uomo a cui ne Filippi ne Baldini hanno rinunciato. Anzi il tecnico lo Toscano lo ha pure schierato con diffide sulle spalle.

Dall’Oglio: arriva dal Catania e non demerita. Una stagione regolare senza macchie particolari ma sempre sul pezzo quando chiamato in causa.

Odjer: gioca poco e spesso subentra a gara in corso ma la sua voglia, la sua aggressività e la sua capacità di saper contenere l'azione degli avversari gli consente di disputare tante partite sebbene partendo dalla panchina.

Luperini: sul giocatore ex centrocampista del Trapani bisogna dare due valutazioni: la prima assolutamente insufficiente prima dell'arrivo di Bardini. La seconda di un elemento indispensabile nel nuovo scacchiere disegnato dal tecnico toscano. Alla fine uno dei rosanero più positivi.

Valente: importante con Filippi, indispensabile e imprescindibile con Baldini che lo aveva già avuto alla Carrarese. Uno dei giocatori migliori dell'intero organico che disputa una stagione decisamente buona.

Floriano: per l'esterno sinistro vale lo stesso discorso di Luperini, piuttosto in ombra con Filippi al punto di essere considerato partente al mercato di gennaio. Rivalutato, riabilitato e completamente esploso con

Baldini: è uno degli eroi di questi play off con tanti gol pesanti realizzati.

Silipo: ad inizio stagione la società punta va su di lui e sulle sue indubbie qualità tecniche ma il giocatore pur avendo diverse opportunità non è mai esploso per quelle che sono le sue doti. Più protagonista nella prima parte del campionato che nell'ultima quando entra soltanto per pochi spezzoni di gara.

Felici: arriva a gennaio accompagnato dal bel ricordo del campionato dilettantistico ma non riesce a confermarsi e trova pochissimo spazio.

Fella: arriva in prestito dalla Salernitana accompagnato da un curriculum importante fatto di tanti gol realizzati sia ad Avellino che a Monopoli ma in rosanero non riesce quasi mai ad incidere. Con Baldini qualche spezzone di partita, protagonista invece con Filippi ma solo nella parte iniziale del torneo.

Soleri: avrà vissuto in maniera particolare questa finale con il Padova essendo lui un giocatore di proprietà dei veneti. Solari a Palermo è esploso, ha giocato spesso nel secondo tempo ma quando è entrato quasi sempre ha inciso ed a volte anche con gol determinanti. Stagione più che positiva.

Brunori: quando è arrivato a Palermo in tanti erano abbastanza perplessi; il giocatore tranne la parentesi di Arezzo non aveva mai realizzato tanti gol ed al Palermo serviva un ariete sottoporta. Brunori ha smentito tutto e tutti regalandosi la migliore stagione della sua carriera oltre che il titolo di capocannoniere dell'intera Serie C.

Caricamento commenti

Commenta la notizia