«Innanzitutto, voglio esprimere un sentito cordoglio alle famiglie dei lavoratori che hanno perso la vita nell’incidente di Casteldaccia e a tutta la comunità locale, così come alle famiglie delle vittime di altre tragedie sul lavoro». Con queste parole il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, ha iniziato il suo intervento al question time, alla Camera, rispondendo ad una interrogazione sulla sicurezza sul lavoro del deputato Davide Faraone, palermitano.
Poi è entrata nel merito. «Sin dal mio insediamento - ha detto - la tutela della salute e la sicurezza sul lavoro sono state al centro delle politiche e dell’azione del ministero». Marina Calderone ha ricordato le ultime norme approvate con il decreto Pnrr, con il quale, «dopo 16 anni dal Testo unico si introduce la patente a crediti nell’edilizia. Sono stati rafforzati il regime sanzionatorio, la prevenzione e il contrasto al lavoro irregolare. In corso - ha inoltre rimarcato - il potenziamento degli organici e delle professionalità degli enti preposti ai controlli, con la proroga sino al 31 dicembre 2025 delle autorizzazioni all’assunzione di ispettori per 466 unità e l’autorizzazione per il triennio 2024-2026 per ulteriori 250 unità da impiegare nell’attività di vigilanza e 50 unità per l’Arma dei carabinieri. Con le nuove assunzioni - ha ribadito Calderone - potremo raddoppiare il numero delle ispezioni che annualmente vengono programmate».
Inoltre, «prosegue il lavoro del tavolo di confronto con le parti sociali», ha continuato il ministro, evidenziando «l’esigenza di dare rapida attuazione delle norme, auspicando un dialogo fattivo con le organizzazioni al fine di rafforzare il contrasto agli infortuni».
«Le norme stringenti e i controlli - ha aggiunto - tuttavia non sono sufficienti: è fondamentale lavorare tutti insieme alla più capillare diffusione di una moderna cultura della sicurezza. Il tema della vita sicura richiede l’assunzione di una responsabilità collettiva». Marina Calderone ha sottolineato infine il sostegno alle proposte di legge parlamentari finalizzate ad introdurre l’insegnamento della sicurezza nelle scuole: «Da lì bisogna partire».
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