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Ztl di Palermo, il sindaco Lagalla chiede il numero chiuso

Il caso dell’elenco «libero» con oltre diecimila iscrizioni: prime interlocuzioni del Comune con i rappresentanti delle forze dell’ordine

Lo scandalo della lista bianca della Ztl di Palermo - diventata in poco tempo più che altro una zona franca, dove oltre 10.500 targhe pascolano indisturbate, con molti dubbi sulla loro completa legittimità - torna d'attualità. Il sindaco, Roberto Lagalla, ha avuto incontri con i vertici locali delle forze dell'ordine: polizia, carabinieri, vigili del fuoco, perché intende mettere a punto una soluzione che soddisfi tutti e non riproponga più i problemi che hanno trasformato l’elenco in un «caso». Lagalla, insomma, non vuole rimanere col cerino in mano e preferisce offrire una soluzione piuttosto che rimanere sulla graticola. A patto che si rispettino alcuni paletti: stop a iscrizioni illimitate e via libera a un numero chiuso concordato.

Lagalla è anche disposto a continuare a riconoscere credenziali di accesso a polizia e carabinieri. Ma vuole da loro un tetto alle automobili private in lista bianca per non creare disparità.

Un servizio completo di Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

 

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