«La vicenda della lista bianca della Zona a traffico limitato ha messo in luce come, negli anni scorsi, sia mancato nel tempo il controllo accurato degli accessi all’elenco, fino al punto di concedere una gestione autonoma da parte dei soggetti richiedenti i permessi. Un aspetto che, verosimilmente, ha fatto dilatare il parco macchine presente in lista bianca. Nel corso della riunione odierna, è stato possibile appurare che non vi sono né carenze di regolamento né carenze del disciplinare, fino alla sua ultima versione del 2022. Quindi, per rispondere a chi invoca un cambio di regolamento o di disciplinare, in realtà è mancato, in fase applicativa, il pieno rispetto dei due provvedimenti, concedendo una serie di autorizzazioni a un inserimento diretto a soggetti esterni».
Lo ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, al termine della riunione con gli assessori al traffico Falzone e ai rapporti con Amat, i vertici di Amat, i dirigenti del settore mobilità del Comune e il comandante della polizia municipale.
«L’amministrazione comunale è, in sinergia con Amat, al lavoro già da settimane per riportare la funzione originaria della lista bianca sotto il profilo dell’equità e della sostenibilità, al fine di evitare discriminazioni a danno dei residenti e dei lavoratori che ogni giorno operano all’interno del perimetro della Ztl - ha aggiunto - Nel ricordare che la Ztl nasce con i due obiettivi principali di salvaguardare l’ambiente e la salute pubblica e di diminuire la congestione del traffico all’interno del perimetro del centro storico, ho dato fermo mandato all’Amat, come stabilito dal disciplinare della Ztl, di procedere con le puntuali verifiche sulle condizioni e sui requisiti di accreditamento alla lista bianca da parte dei diversi enti istituzionali. L’Amat, pertanto, riporterà a sé la gestione dell’inserimento in lista bianca per agire con il più rigoroso controllo e scongiurare abusi o imprecisioni».
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