Stavolta l'intervento è durato a lungo, ma i fabbricati da abbattere erano quattro. Sul lungomare di Carini si è così conclusa la demolizione di una struttura prefabbricata composta da quattro mini appartamenti e un altro tratto è stato «liberato» dall'ennesima struttura abusiva, che si trovava al civico 322 di via Vespucci. «Ogni abitazione era munita di bagno, cucina, camera da letto e verandina con portico - spiega il sindaco di Carini, Giovì Monteleone -. L'intervento fa parte di un gruppo di sei demolizioni, finanziate al cinquanta per cento con i fondi del Mit 3, il contributo del ministero delle Infrastrutture per le demolizioni abusive, e al cinquanta per cento dal Comune di Carini, per un totale di duecentonovantamila euro. Cinque su sei demolizioni sono già state completate».
Oggi, 6 marzo, infatti, le ruspe torneranno in azione per l'ultimo intervento volto alla riqualificazione del territorio. Sarà abbattuto un immobile che si trova al civico 547 del lungomare Cristoforo Colombo. In questo caso si tratta di un immobile composto da piano terra e piano seminterrato in cemento armato.
La costruzione faceva parte di un edificio a schiera costituito da tre unità immobiliari, due delle quali sono già state demolite dagli ex proprietari. Nelle scorse settimane è stato abbattuto un residence completamente abusivo, mentre a fine anno, un altro intervento è stato effettuato all'ex ristorante Gatto Bianco: l'abbattimento - anch'esso rientrava nell'opera di riqulificazione - era cominciato il 3 dicembre.
L'immobile si trovava al civico 565 e si sviluppava su tre piani. «Era pericoloso a causa di un pilastro instabile - aveva spiegato il primo cittadino -. Una volta la costruzione si sviluppava solo su un livello, c'era il ristorante Gatto Bianco, in piena attività negli anni Settanta, poi è stato acquisito dal patrimonio comunale. Al posto delle strutture, adesso è possibile vedere la spiaggia e il mare.
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