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Lagalla: la folla all'Acchianata è la risposta di Palermo ai roghi che l'hanno ferita

E sulla ragazza stuprata: mi rivolgo a lei con l'affetto e la vicinanza del sindaco ma soprattutto del padre di famiglia

«I tantissimi fedeli, le confraternite, le associazioni che tra ieri sera e oggi hanno partecipato con devozione e profondo rispetto alla tradizionale Acchianata su Monte Pellegrino in onore di Santa Rosalia rappresentano la migliore risposta che la città possa dare a chi ha offeso Palermo quest’estate, quando è stata ferita dagli incendi».
Lo dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

«I roghi che hanno colpito pochi giorni fa anche Monte Pellegrino, per fortuna, non hanno messo a rischio il percorso dei fedeli, grazie anche al grande impegno - aggiunge Lagalla - che c’è stato fin da subito da parte di tutti gli attori coinvolti, a cominciare dai Vigili del fuoco, Corpo forestale, forze dell’ordine, le squadre del dipartimento di Protezione civile regionale e la Protezione civile comunale.

Il mio ringraziamento va anche alle aziende partecipate che in questi giorni hanno fornito i servizi ai cittadini che si sono recati su Monte Pellegrino per una festa di Santa Rosalia che quest’anno ci impone una forte riflessione in particolare, come ha ricordato anche l’arcivescovo Corrado Lorefice nella sua omelia di oggi, sul processo di formazione delle giovani generazioni in relazione allo stupro di una ragazza palermitana».
«Palermo sta lavorando per garantire alla giovane vittima dello stupro sicurezza, solidarietà e la vicinanza che non è mancata, in questa fase, nei suoi confronti. Mi rivolgo a lei con l'affetto e la vicinanza del sindaco ma soprattutto del padre di famiglia». Aveva detto in mattinata il sindaco alla trasmissione Start di Skytg24 confermando che «la città è pronta ad accoglierla, sempre». Adesso la vittima di violenza si trova in una comunità fuori da Palermo.

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