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Palermo, disegno di legge contro le droghe: presentato il ddl «La cura crea indipendenza»

È stato redatto dalla professoressa Clelia Bartoli, del Dipartimento di Giurisprudenza di UniPa e dai suoi studenti, con il sostegno delle associazioni S.O.S. Ballarò e La casa di Giulio

L’emergenza che è esplosa dopo la pandemia crea allarmi su più fronti, ed è così che oggi è stato presentato nella Sala Gialla dell’Ars il disegno di legge “La cura crea indipendenza”, redatto dalla professoressa Clelia Bartoli, del Dipartimento di Giurisprudenza di UniPa, e dai suoi studenti, con il sostegno delle associazioni “S.O.S. Ballarò” e “La casa di Giulio”.

«Si tratta di un giorno storico, oggi dopo mesi di lavoro, qualcosa concretamente è stata fatta. Questa realtà, quella di Giulio e della sua famiglia, ci ha presentato un ddl, che potrebbe cambiare le sorti di molti ragazzi che oggi sono dipendenti dalle droghe - il deputato di De Luca Sindaco di Sicilia - Sud chiama Nord, Ismaele La Vardera -. Io e l’Intergruppo che presiedo, porteremo questo disegno in aula e faremo tutto ciò che è necessario per farlo approvare. Siamo davanti ad un’emergenza, reale e sociale che si espande sempre più soprattutto fra i giovanissimi. E noi istituzioni non possiamo rimanere fermi a guardare. Ringrazio Monsignor Lorefice che ha sposato questo progetto dimostrando una sensibilità unica sul tema e anche Galvagno che davanti alle mie richieste, come quella del test antidroga, non si è mai tirato indietro. Oggi abbiamo fatto un passo, ma è compito nostro provare a cambiare la storia dei nostri ragazzi. Inoltre l’intergruppo che ho l’onore di presiedere, da settembre porterà nelle scuole un progetto che avrà diversi testimonial d’eccezione: “Non crackarti la vita”. Ecco il nome che oggi ufficialmente presentiamo».

A consegnare il Ddl nella mani dell’intergruppo è stato, infatti, l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. «È una legge quadro sulle dipendenze patologiche giovanili, che manca completamente perché la Sicilia che non ha recepito le direttive delle norme nazionali – ha sottolineato la professoressa Bartoli - Questa legge stabilisce dei principi, perché finora ci sono stati degli interventi normativi isolati che non riescono ad affrontare la tematica a livello globale ed è questo che definisce il disegno di legge. Ci si occupa della prevenzione e poi dei soggetti a rischio di bassa, media o alta soglia, e reinserimento».

«Questo disegno di legge è fondamentale per i ragazzi di oggi e per le prossime generazioni perché dobbiamo creare un futuro migliore per i nostri figli – ha dichiarato Francesco Zavatteri, padre di Giulio stroncato giovanissimo dal crack – Oggi lo ha detto anche Antonello Cracolici, presidente della Commissione Antimafia che si interfaccia quotidianamente con le forze dell’ordine che è al corrente di questo aumento esponenziale, non solo dello spaccio ma dell’arrivo di cocaina in quantità veramente pazzesche». Oltre al già citato Cracolici erano presenti alla conferenza all’Ars alcuni membri dell’intergruppo (Burtone, Spada, Chinnici, Savarino, Schillaci, Severino, Figuccia), i deputati regionali Di Paola e Cambiano e il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, che ha preso in carico il futuro andamento della legge regionale.

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