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L'arcivescovo Lorefice: «Santa Rosalia ci ricorda i nostri giovani che muoiono per la droga»

Un intervento che ha scosso le coscienze: «Chi usa stupefacenti, rimpingua le tasche della mafia»

«Siamo qui per festeggiare Santa Rosalia, ma anche per ricordare i nostri giovani vittime della droga». Lo ha detto a Palermo l’arcivescovo Corrado Lorefice, davanti alla statua di Santa Rosalia che sul carro trionfale percorreva il corso Vittorio Emanuele per il 399esimo Festino in onore della patrona della città.

«La nostra Santuzza vuole essere con noi e ci annunzia che Dio è con noi - ha aggiunto Lorefice -. Rosalia, con Biagio Conte, ci ricorda un altro uomo, don Pino Puglisi che è stato ucciso 30 anni fa da mano mafiosa. Ma non siamo qui solo per una festa esterna. Oggi Rosalia ci ricorda la morte di Giulio, vittima del crack a 19 anni. Dobbiamo aprire gli occhi, non dobbiamo avere paura. La mafia vuole 5 euro a dose».

«I nostri figli vengono illusi. Chi usa droga rimpingua le tasche della mafia.- ha affermato -. Noi adulti dobbiamo chiedere perdono perché siamo distratti, perché abbiamo dimenticato le cose essenziali. Abbiamo dimenticato che Dio ci illumina. Rosalia questo vuole da noi».

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