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Palermo, il frigorifero degli orrori ai Rotoli: scatta la caccia ai responsabili

Uno dei gazebo utilizzati come depositi delle bare, ormai quasi del tutto svuotati

Il frigorifero degli orrori scoperto al cimitero dei Rotoli, a Palermo, con salme e resti anatomici dimenticati, getta luce sulla superficialità inquietante sulla gestione del cimitero. Sulla vicenda, svelata dal Giornale di Sicilia, è caccia alle responsabilità di chi, nel tempo, ha gestito questa situazione. Oggi il sindaco, Roberto Lagalla, che in questo frangente non ha rilasciato dichiarazioni, avrà una riunione con la struttura commissariale messa in piedi proprio per affrontare un'emergenza - quella delle bare in deposito - che è in via di risoluzione. E sarà l’occasione anche per discutere di questa nuova puntata di una saga della vergogna che dura da troppo tempo.

«La crisi del cimitero non risale a oggi, abbiamo provato a gestirla e a risolverla, così come tocca fare a un'amministrazione responsabile - spiega l'assessore Totò Orlando -. Quest'ultima notizia ha dell’incredibile e ovviamente non poteva essere taciuta. Posso solo dire che noi siamo messi lì giorno e notte a lavorare assieme alla struttura e i risultati sono sotto gli occhi di tutti». Sulle responsabilità di questo nuovo scandalo, l’assessore non si sbilancia: «Quelle politiche sono sotto gli occhi tutti. Quanto a altre, di natura diversa, spetta individuarle ad altri organi». E nel frattempo si sta accelerando anche sulla riparazione del forno crematorio.

Sicuramente la relazione del direttore Marcello Martorana sugli orrori del frigorifero spento, ma con i feretri dentro da chissà quanto tempo, finirà sul tavolo della Procura. Ma intanto la politica si interroga e commenta, perlopiù sgomenta, questo episodio da brividi, che allunga la catena di mancanze, errori e improvvisazioni che ha caratterizzato la gestione del camposanto. «Da anni è terra di nessuno - dice Antonio Randazzo, capogruppo del Movimento 5 Stelle - con l’assenza di controlli da parte dell'amministrazione. All’assessore Orlando, che sta facendo bene, riducendo drasticamente le salme in deposito, chiedo adesso pugno duro e l’attuazione di sistemi di controllo serrati ed efficaci dei cimiteri».

E si dice «colpito e fortemente indignato» Domenico Bonanno, capogruppo della Nuova Dc: «Come diceva Foscolo - afferma - la civiltà dei popoli si riconosce dal culto dei morti e negli ultimi anni la nostra città ha dato troppo spesso uno spettacolo indecoroso. Anni di incuria, disorganizzazione e insipienza hanno causato una emergenza senza precedenti - conclude Bonanno - non degna di un Paese civile. Auspico che vengano accertate le responsabilità, perché quanto accaduto non può e non deve ripetersi mai più».

Giuseppe Lupo, del Pd, invoca «l’impegno straordinario e immediato di tutti i livelli istituzionali, Comune, Regione e Stato», perché «la situazione è desolante». Attacca a testa bassa Giulia Argiroffi, del gruppo Oso, di cui fa parte anche Ugo Forello: «Siamo sgomenti davanti all'orrore che emerge, senza fine. L'eredità lasciata dall'amministrazione di Leoluca Orlando è pesantissima e peserà su ogni cittadino palermitano dotato di coscienza, togliendogli il sonno fino a quando giustizia non sarà fatta: esistono responsabili e colpevoli e fino a quando non pagheranno per ogni singolo orrore questo non avrà fine. E poi c’è il silenzio inaccettabile della Chiesa». Dalla Curia (e da Leoluca Orlando) non sono arrivate repliche.

Mariangela Di Gangi punta l’attenzione sulla necessità di standardizzare le procedure: «Se qualcuno pensa che un sindaco, qualsiasi sindaco, o un assessore, qualsiasi assessore, debbano andare a controllare se un frigorifero è in funzione, confonde il ruolo di direzione politica con quello di gestione amministrativa e operativa. Questa vicenda conferma che attorno al cimitero, ormai da troppo tempo c’è un grumo di malagestione, se dolosa o meno non spetta alla politica stabilirlo».

Taglia corto il capogruppo di Lavoriamo per Palermo, Dario Chinnici: «Quanto emerso ha dell'incredibile , chiediamo che si faccia luce su una vicenda che ricorda molto un film dell'orrore: chi ha responsabilità paghi e ne risponda alla città. Nella scorsa sindacatura - conclude il consigliere - siamo usciti dalla maggioranza proprio per la gestione inaccettabile dei cimiteri a cui finalmente questa amministrazione sta ponendo rimedio».

 

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