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Palermo, da luglio niente più padrini e madrine per battesimi e cresime

Corrado Lorefice

Per i prossimi tre anni chi battezzerà i propri figli o chiederà il sacramento della cresima dovrà rinunciare a padrini e a madrine. È quanto deciso dall'arcidiocesi di Palermo che con un decreto firmato da Monsignor Corrado Lorefice sospenderà quei ruoli, a partire dal primo luglio prossimo, per tre anni.

Si tratta di un decreto sperimentale che segue l'esempio di altre diocesi italiane. La decisione nasce dal fatto che i padrini e le madrine vengono spesso "confusi - secondo l'arcidiocesi - con relazioni di parentela, se non addirittura con legami ambigui, e relegati, il più delle volte, al solo momento rituale". Un ruolo che avrebbe perso, dunque, l’originario significato di accompagnamento nella vita cristiana del battezzato e del cresimato, riducendosi a semplice “orpello coreografico” in una cerimonia religiosa.

L'arcivescovo di Palermo chiede adesso agli uffici liturgici, al catechismo, insieme al servizio catecumenale, di "spiegare le ragioni pastorali di tale scelta e di monitorare e verificare, durante questo triennio, l’andamento della nuova prassi e di studiare possibili nuove forme di accompagnamento che richiamino e recuperino il vero senso ecclesiale dell’ufficio del padrino e della madrina".

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