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Il buco delle buche: a Palermo la Rap resta senza contratto e i privati si fanno avanti

Di proroga in proroga. Da emergenza a ordinarietà diventata oggi senza... regole. Buche e avvallamenti sull’asfalto colabrodo a Palermo, marciapiedi più pericolosi di una pista di go kart e la storia infinita di chi, come, quando e con quali risorse deve occuparsi della manutenzione stradale. Tema bollente, che resta insoluto ma che genera polemiche e scontri. Un nuovo appalto il Comune non l’ha assegnato e la Rap è rimasta con il cerino in mano di un servizio di cui non è più «ufficialmente» responsabile, nemmeno in deroga come pronto intervento, dalla scadenza naturale del contratto con l’ex amministrazione di Leoluca Orlando: parliamo del marzo 2021. E ora l’Ance chiede nuovamente risposte celeri al Comune, criticando la gestione della Partecipata.

«Non bisogna abbassare la guardia sul problema delle manutenzioni delle strade - ha detto il presidente dell'associazione dei costruttori, Massimiliano Miconi -. Non si tratta di una questione di secondaria importanza perché attiene alla sicurezza dei cittadini. Comprendiamo bene che l’attuale amministrazione abbia ereditato una situazione economica preoccupante, ma chiediamo al sindaco di avere la forza, una volta per tutte, di togliere queste manutenzioni all'ex municipalizzata, che ha dato ampia dimostrazione di non essere in grado di occuparsene, e di affidarle con accordi quadro, nel rispetto di legalità, concorrenza e trasparenza, ad imprese altamente qualificate che possano così intervenire».

Secca la reazione del presidente della Rap, Girolamo Caruso: «Nonostante l’ultima ordinanza sindacale di proroga del servizio alla Rap sia scaduta a settembre scorso, l’azienda con senso di responsabilità ha continuato a garantire fino ad oggi gli interventi di pronto intervento e non si è mai fermata, a salvaguardia della incolumità pubblica. Il presidente dell’Ance evidentemente non conosce le carte, in quanto l’azienda ha sempre assolto interamente agli obblighi contrattuali previsti». Nell’ultimo anno, «le corse h 24 per eliminare le situazioni di pericolo sono state circa 15.000 e senza un riconoscimento economico».

L'obiettivo della ex giunta Orlando era quello di tagliare alcune voci dai capitoli delle Partecipate e indire nuove gare. Detto ma non fatto, almeno nella realtà. Perché sotto la voce emergenza per il degrado del territorio e per la tutela della salute pubblica, sulle spalle dell'azienda erano rimaste le stesse mansioni. Se fino a marzo dell'anno scorso, in parole semplici, la manutenzione veniva fatta in maniera ordinaria e preventiva, adesso le squadre sarebbero dovute solo uscire per tappare buche e avvallamenti pericolose per automobilisti e pedoni. Come fino ad ora avviene, senza più alcun affidamento formale.

«Anche se i minimi servizi indispensabili per la sicurezza stradale e per la tutela della pubblica incolumità sono stati garantiti dalla Rap - interviene il consigliere di Progetto Palermo, Massimo Giaconia - oggi non si sa nulla sullo stato di avanzamento della procedura di affidamento dei servizi ai nuovi gestori tramite attraverso l’accordo quadro, così come previsto dal piano triennale delle opere 21/23. Considerato che non avverrà nel giro di pochi giorni, chiedo al sindaco un nuovo provvedimento d'urgenza per prorogare l’affidamento temporaneo dei servizi alla Rap scaduto il 2 settembre e non ancora rinnovato».

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