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Palermo, avviati i rimborsi per la presenza di alluminio nell'acqua

Già 5.300 utenti hanno ricevuto il rimborso previsto dai regolamenti nazionali e regionali per i disagi subiti lo scorso anno, quando per alcune settimane era stato sconsigliato l’uso potabile dell’acqua per la presenza di alluminio a Palermo.

Altri 14.200 lo riceveranno entro il prossimo ciclo di fatturazione. Il rimborso è pari al 50% dei consumi registrati nel periodo del disservizio. A causa delle prolungate alte temperature, che avevano modificato le caratteristiche chimico-biologiche dell’acqua, si erano infatti determinate delle criticità nei processi di potabilizzazione, risolti poi, anche in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità grazie all’utilizzo di specifici reagenti e alcune modifiche alle procedure. Lo rende noto l’Amap. Intanto, per evitare che possa ripetersi il problema come conseguenza di possibili nuove e prolungare ondate di calore, l’azienda ha programmato l’acquisto di specifici reagenti chimici e l'adozione di procedure di potabilizzazione specifiche, sempre seguendo le indicazioni dell’Istituto di Sanità.

«Dobbiamo purtroppo fare i conti con un riscaldamento globale che è sempre più tangibile e presente nella nostra vita quotidiana», afferma l’amministratore unico dell’Amap, Alessandro Di Martino.

«Per questo l’azienda si sta attrezzando e sta progettando interventi che nel medio-lungo periodo permettano di affrontare in modo strutturale il problema. Per questo, abbiamo già presentato un progetto complessivo di potenziamento dei sistemi di potabilizzazione dell’intera provincia, in parte già finanziato con i fondi del Pnrr e in parte, per la parte che riguarda l’importante impianto di Risalaimi, per cui siamo in una fase di dialogo con la Regione per individuare le fonti di finanziamento», prosegue. Il sindaco Roberto Lagalla ha espresso il proprio compiacimento «per l’impegno dell’Amap nell’aver inviato i rimborsi ai cittadini». Allo stesso tempo, conclude Lagalla, «confido nell’annunciato impegno dell’azienda ad avviare un piano di potenziamento dei sistemi di potabilizzazione dell’intera provincia».

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