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Elezioni a Palermo, la Lega: «L'accordo con Fratelli d'Italia è a un passo»

La sede del Comune di Palermo

La Lega a Palermo prova a ricucire il rapporto con Fratelli d’Italia dopo le pesanti accuse del partito della Meloni dei giorni scorsi. Anzi, secondo quanto rende noto Vincenzo Figuccia, l'accordo per allargare la coalizione elettorale, a sostegno del candidato espresso da Forza Italia Francesco Cascio, è a un passo.

«Manca l’ultimo miglio per un accordo anche con Fratelli d’Italia - dice Figuccia, deputato regionale di Prima l'Italia-Lega - sul nome di Francesco Cascio a sindaco di Palermo». Non dice di  più sull'argomento l'esponente leghista, né al momento arrivano conferme da Fratelli d'Italia. Soprattutto, non è noto che ruolo avrebbe l'attuale candidato sindaco del partito di Giorgia Meloni, Carolina Varchi, dato che proprio oggi la Lega, per bocca del suo segretario regionale Nino Minardo, ha annunciato il nome di Alberto Samonà come vice di Cascio nel ticket per l'assalto a Palazzo delle Aquile.

Una scelta approvata da Figuccia. «Ritengo positivo - dichiara - che da Prima l’Italia siano arrivate scelte importanti per la designazione di Alberto Samonà quale vice sindaco di Palermo e per l’alleanza a Messina sul nome del candidato sindaco Federico Basile. Su Palermo ci giochiamo una partita fondamentale per vincere anche al primo turno col centrodestra unito. Stiamo lavorando per chiudere il dossier elettorale e dare ai cittadini palermitani l’opportunità di chiudere con il passato. Avremo una lista competitiva ed aperta per rafforzare la coalizione».

Samonà in serata comunica di essere «onorato di essere stato indicato dal segretario regionale della Lega Nino Minardo come futuro vicesindaco di Palermo in rappresentanza di Prima l'Italia. Auspico che sul nome del candidato sindaco Francesco Cascio possa convergere nelle prossime ore tutto il centrodestra, per vincere insieme le Amministrative e dare finalmente alla città un governo che sia degno di questo nome. Palermo - incalza l'assessore - merita di essere amministrata, non attraverso slogan privi di senso, ma con una visione di lungo periodo che la faccia finalmente uscire dalla condizione asfittica degli ultimi anni. Sogno una città normale in cui vi siano decoro, servizi per i cittadini, adeguate politiche culturali e dalla quale i nostri giovani non siano costretti ad andare via. In caso di vittoria del centrodestra, metterò a disposizione della mia città l'entusiasmo, la dedizione di cui Palermo necessita e l'esperienza che ho maturato, in quasi due anni, da assessore dei Beni culturali e dell'Identità siciliana nel governo Musumeci».

La scelta dell'assessore serve a superare l'empasse provocato dal «no» di Francesco Scoma, candidato della Lega prima dell'accordo con Forza Italia, poi rifiutatosi di svolgere il ruolo di vice. «Avevamo indicato su sua richiesta Francesco Scoma», riferisce Minardo nell'annunciare il nome di Samonà: una bacchettata al parlamentare legista, che però sta sulle sue e non replica.

Interviene invece Alessandro Anello, dirigente cittadino e candidato di Prima l'Italia al Consiglio comunale, il quale assicura che quella di Samonà è una «scelta di partito condivisa rispetto alla quale fare quadrato, remando tutti nella stessa direzione per condurre una campagna elettorale all’insegna della compattezza. La stessa compattezza che auspico per il centrodestra, abbandonando ogni personalismo».

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