Lega e Forza Italia annunciano l’intesa a Palermo, col ticket Francesco Cascio e Francesco Scoma, il primo - forzista - candidato a sindaco e il secondo - leghista - suo vice. Ma proprio Scoma si tira fuori e smentisce decisamente la sua adesione personale al ticket. Così, la vicenda si tinge di giallo, forse qualcuno ha voluto forzare la mano.
La notizia nasce nel primo pomeriggio con l'annuncio dei leader siciliani di Lega-Prima l’Italia e Forza Italia, Nino Minardo e Gianfranco Miccichè. «Un ticket - dicono i due leader - che vincerà a Palermo, risollevando la città dal disastro finanziario e sociale in cui è precipitata negli ultimi 5 anni. Una scelta condivisa dalla Lega Prima l’Italia e da Forza Italia che sancisce la fine di settimane di sterili polemiche e che consente di avviare in tempo una campagna elettorale convincente e di alto livello». Minardo e Miccichè parlano di «una scelta che, ne siamo convinti, unirà ancora di più il centrodestra, evitando frammentazioni auto-lesionistiche e incomprensibili per i cittadini». Ai palermitani, proseguono, «servono forma e sostanza per rigenerarsi assieme alla loro città con amministratori validi, esperti, preparati. Il futuro vicesindaco Francesco Scoma, che ringraziamo in particolare per il grande senso di responsabilità, e il futuro sindaco Francesco Cascio sono le figure che garantiranno la rinascita di Palermo nel segno del buon governo. Facciamo un appello a tutti i nostri alleati affinché convergano su un progetto del centrodestra unitario e vincente perché questo è ciò che ci chiedono i palermitani». Ovviamente, la dichiarazione su Scoma è precedente alla smentita del parlamentare della Lega-Prima l'Italia.
«Sono felice - commenta Cascio subito dopo l'annuncio dei due segretari - che stia prevalendo il senso di responsabilità dei partiti, Palermo ha bisogno di una coalizione ampia non solo per vincere le elezioni, parte più semplice, ma soprattutto per governare la città con una squadra di gente capace che la animi e che abbia collegamenti politici con i partiti che governano il Paese. È stato bravo e coraggioso Gianfranco Miccichè a gettare il cuore oltre ostacolo e rimuovere le acque di quella che sembrava una palude. Auspichiamo di potere ampliare un po' di più l’alleanza. Adesso si comincia», afferma Francesco Cascio. «Venerdì prossimo - aggiunge - contiamo di presentare la mia candidatura, il perimetro dell’alleanza e l’idea sul programma di governo».
Poi arriva la doccia gelata di Scoma: «Ringrazio la Lega e il segretario regionale Minardo per la fiducia, ma non intendo accettare il ticket proposto con l’amico Francesco Cascio. Intendo proseguire il mio impegno come parlamentare nazionale e lasciare spazio ad altre figure della Lega a Palermo che potranno essere indicate nel ruolo propostomi. Assicurerò il mio pieno e convinto sostegno a tutta la coalizione per la campagna elettorale, che mi vedrà comunque in prima linea per dare un nuovo volta alla città», dichiara il deputato della Lega.
Minardo incassa e rintuzza. «Il ticket è tra partiti, era giusto passare la preferenza al candidato che avevamo indicato come Lega: Francesco Scoma. Se lui rinuncia sarà il partito a scegliere un altro nome, nulla cambia sul piano politico. Avanti tutta», dichiara il segretario della Lega in Sicilia, provando a chiudere il caso e confermando comunque l’intesa con Forza Italia sul sostegno a Francesco Cascio. Esulta il capogruppo di Prima l'Italia in Consiglio comunale a Palermo, Igor Gelarda: «Un pezzo importante di centrodestra - dichiara - ha trovato un accordo serio e stabile. Cascio, persona di grandi capacità e di grande esperienza, potrà contare sulla forza e sulle capacità del partito di Matteo Salvini. Abbiamo tutte le carte in regola, adesso, per riconquistare la città, toglierla dalle mani del centrosinistra che l'ha devastata e farla rinascere».
Al contrario, protesta Fratelli d'Italia. «Non possiamo non notare come questi comportamenti, e molti altri segnali, testimoniano più la volontà di danneggiare Fratelli d’Italia piuttosto che quella di combattere le sinistre», commenta Fdi in una nota criticando l’intesa tra Lega e Fi. «Non ci resta che auspicare un intervento diretto di Silvio Berlusconi che - complice la Pasqua - non siamo certi sia stato reso partecipe delle ultime scelte del partito siciliano».
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