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Nel Palermitano: niente quorum a San Cipirello, Maniaci trionfa a Terrasini dopo i veleni

Il trionfo di Giosuè Maniaci a Terrasini

Il mancato quorum a San Cipirello, il plebiscito a Terrasini, il trionfo dei giovani ad Alia, la sconfitta del sindaco uscente a Montelepre. Una sintesi per raccontare le elezioni amministrative nei 4 comuni al voto in provincia di Palermo.

Elezioni a San Cipirello

A segnare queste amministrative è soprattutto il trionfo dell'astensionismo a San Cipirello, dove il mancato raggiungimento del quorum rende nulle le elezioni. Niente da fare, dunque, per l'unica candidata Romina Lupo sostenuta dalla lista civica Obiettivo bene comune. "Grazie ad ognuno di voi che mi date la certezza che il mondo si può cambiare - ha scritto su Facebook -. Non mollerò mai".

Sono stati 1618 i votanti che si sono recati alle urne, il 39,48% degli elettori. E non basta, visto che bisognava raggiungere i 2 mila e 48 votanti pari al 50%.

A guidare il Comune che, nel giugno del 2019 era stato sciolto per infiltrazioni mafiose, sarà ora un commissario fino alle prossime elezioni, previste in primavera.

Elezioni a Terrasini

Fa clamore anche il plebiscito di Terrasini, nei confronti del sindaco uscente Giosuè Maniaci, dopo una campagna elettorale al veleno. Maniaci ha vinto in modo schiacciante con l’83,05 per cento delle preferenze (4.478 voti), contro Giuseppe Caponetti, consigliere comunale uscente che si è fermato al 16,95 per cento (914 voti).

La vigilia del voto era stata segnata dalle profonde polemiche sulla spaccatura del Partito democratico, che ha visto i vertici del circolo locale confluire su Caponetti, qualche altro invece ha scelto Maniaci. E questo ha innescato delle accesissime polemiche, con l’area vicina al deputato nazionale Carmelo Miceli (pro Maniaci) lanciare continui strali contro l’area invece del segretario provinciale Rosario Filoramo.o.

«La città - commenta Maniaci - mi ha dato l’onore più grande della mia vita, cioè quello di continuare a lavorare tutti i giorni per loro». Il sindaco uscente ha fondato la sua campagna elettorale sui vari obiettivi raggiunti, puntando molto sulle opere pubbliche realizzate, sulla raccolta differenziata, che ha raggiunto l’82% e sulle iniziative di promozione turistica in estate e in altri periodi dell’anno.

Elezioni a Montelepre

A Montelepre erano in quattro a sfidarsi per la carica di primo cittadino. A vincere col 38,34 per cento dei voti, è stato Giuseppe Terranova, funzionario regionale, 63 anni, sposato e padre di una figlia. La lista civica che lo ha sostenuto e portato alla vittoria elettorale Vivere Montelepre, ha avuto il 38,83 % delle preferenze, mentre quella del sindaco uscente, Maria Rita Crisci, appoggiata dalla civica Reset, si è fermata al 31,71 per cento dei voti.

Gli altri due candidati, Antonino Plano e Beniamino Gaglio, sostenuti dalle civiche Monte- lepre Futura e Per Montelepre hanno raccolto rispettivamente il 20,76 per cento e il 7,55 per cento dei voti, mentre le liste a loro collegati han- no raccolto 899 voti e 237 voti.

Elezioni ad Alia

Ad Alia il nuovo sindaco Antonino Guccione, medico chirurgo e specialista fisiatra-ortopedico di 62 anni, che ha ottenuto il 56 per cento dei consensi superando l’avversario Francesco Todaro.

«Un grande risultato della compagine più giovane in assoluto della storia di Alia ha ricevuto la fiducia dei cittadini». Da segnalare l'ampio consenso ottenuto dal candidato al consiglio comunale e già assessore designato della lista “Per Alia insieme si può. Guccione sindaco”, Gaetano Siragusa: 392 voti. Un dato personale mai registrato nella storia politica del paese.

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