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Corruzione a Palermo, Vincenzo Di Dio sarà assessore all'Edilizia privata

Vincenzo Di Dio

È Vincenzo Di Dio, 50 anni, presidente dell'Ordine degli Ingegneri, l'assessore scelto da Orlando al posto di Emilio Arcuri che ha fatto un passo indietro sabato scorso. "Il nuovo assessore si occuperà solo di Edilizia privata. È  un tecnico di alta professionalità, l'ho già sentito sabato e poi incontrato, chiedendogli di occuparsi della delega specifica. Perché è un docente universitario, stimato e apprezzato. È un professionista stimato. Già oggi mi ha dato la sua disponibilità e giovedì faremo la presentazione ufficiale perché Di Dio deve adempiere agli obblighi formali anche con l'Università".

A dirlo, in conferenza stampa il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a proposito degli arresti per corruzione al Comune di Palermo.

SCELTA POLITICA. "La scelta di Di Dio è anche un segnale ai professionisti, a tutti coloro che non vogliono essere colpiti dai comportamenti irregolari di alcuni. Il suo lavoro aiuterà il lavoro di trasparenza e di valorizzazione delle professionalità. Chi pensa che la politica sia monopolio dei partiti sbaglia. In questo momento la scelta del Presidente dell'Ordine degli Ingegneri è una profonda scelta politica".

LE ALTRE NOMINE. "Tutti sanno che avevo pensato di nominare Arcuri, con Marino e Petralia come assessori della Giunta. Nella tarda mattinata di sabato Arcuri, con rara sensibilità ha scelto di fare una scelta di opportunità. Un segnale di sensibilità che andrebbe ricordata a coloro che aspettano provvedimenti giudiziari per fare passi indietro". Confermato, dunque, l'ingresso in giunta di Marino e Petralia.

"Rivendico con orgoglio l'aver impedito alcuni affari - ha aggiunto Orlando -. Se poi dietro e attorno a tali affari vi siano stati reati lo valuterà la magistratura. Questa vicenda getta luce e non ombre sull'Amministrazione. Ho dato disposizione al Segretario generale di adottare tutti i provvedimenti necessari".

DELEGA AL TURISMO. "Sto ovviamente seguendo con attenzione l'evoluzione della situazione legata al Coronavirus - le parole del sindaco in conferenza stampa -. Sono grato al Governo Olandese che nel pubblicare la mappa dell'Europa ha indicato la Sicilia come "zona verde" nella quale è sicuro andare per i turisti dei Paesi Bassi. Lo dico perché ho deciso, parlandone anche con Paolo Petralia, di mantenere per me la delega del Turismo, come segnale importante di attenzione per un settore strategico".

LE INTERCETTAZIONI. "Sono commosso per il fatto che alcuni malfattori mi definiscano, come avete pubblicato nelle vostre testate, un 'coglione' per aver impedito alcuni affari. Io ho bloccato quegli atti perché volevo proteggere il territorio ma sono ancora più soddisfatto se oggi emerge che chi voleva fare quegli affari mi definisce un "coglione". E' una medaglia da appuntare".

IL POST SU FB. "Ho avuto notizia di una inusuale esternazione di un dirigente comunale e ho chiesto al Segretario generale quali iniziative ha assunto o intende assumere, per il ruolo ricoperto dal dirigente e per le modalità. Non dico a nessuno che io lo considero un atto di ingerenza nelle indagini, ma lo valuterà la Magistratura". Il riferimento è al post su Facebook di Nicola Di Bartolomeo. 

L'ASSESSORE. "Il mio sì alla proposta di entrare a far parte della giunta comunale nasce dal forte senso di responsabilità che da sempre caratterizza il nostro impegno come categoria professionale. Il Comune si trova a dover superare una difficile situazione e se è necessario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietro". Lo dice Vincenzo Di Dio dopo essere stato nominato assessore comunale all'edilizia privata. "Ringrazio il sindaco Orlando per la fiducia accordatami e per le sue attestazioni di stima nei miei confronti - aggiunge - So di essere chiamato a un lavoro complesso e delicato ma darò il massimo per portarlo avanti con senso del dovere e spirito di servizio verso la comunità cittadina".

GLI INTERROGATORI. Sono stati fissati al 5 marzo gli interrogatori di garanzia dei sette arrestati dai carabinieri e dalla finanza. AI domiciliari, con l'accusa di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, corruzione per l'esercizio della funzione e falso ideologico in atto pubblico sono finiti i consiglieri comunali Sandro Terrani, membro della Commissione Bilancio, Finanza e Tributi, Giovanni Lo Cascio, Presidente della Commissione Urbanistica, lavori pubblici, edilizia privata e residenziale pubblica, i funzionari comunali Mario Li Castri, ex dirigente dell'Area Tecnica della Riqualificazione Urbana e delle Infrastrutture, Giuseppe Monteleone ex dirigente dello Sportello Unico Attività Produttive, l'architetto Fabio Seminerio e gli imprenditori Giovanni Lupo e Francesco La Corte, amministratori della ditta edile BIOCASA s.r.l.

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