È stato depositato lunedì 13 maggio, al Tar del Lazio, e protocollato, il ricorso per l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento di assegnazione della gara di cessione dell’ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia holding.
A presentarlo è stato l’avvocato Anna Ferraris per conto della cordata Sciara Holding Ltd e Smart City group Scrl, la cui offerta non era stata ritenuta congrua dai commissari straordinari che hanno valutato le proposte per l’acquisizione dello stabilimento.
L’ufficio legale di Sciara Holding e Smart City lo scorso 29 aprile aveva notificato il ricorso al Mimit, ai commissari straordinari dell’ex Blutec, all’avvocatura dello Stato e alla Pelligra Italia holding che si è aggiudicata la gara per l’acquisizione dello stabilimento con una offerta di 8 milioni di euro.
L’operazione prevede la riqualificazione dell’area industriale e l’assunzione di 350 dipendenti a fronte degli attuali 550, con la restante parte di lavoratori che dovrebbe essere accompagnata alla pensione attraverso un piano da 30 milioni di euro.
La somma è già stanziata dalla Regione siciliana ma il piano non è ancora stato discusso nel merito con i sindacati che proprio ieri avevano chiesto al Mimit di essere convocati.
La decisione di perfezionare la procedura col deposito del ricorso al Tribunale amministrativo è stata presa dopo che il gruppo Sciara holding e Smart City, la cui proposta non era stata considerata congrua, ha ricevuto dal ministero i documenti della gara come da richiesta di accesso agli atti fatta nei mesi scorsi.
«È necessario che il governo nazionale e regionale convochino subito un confronto con le organizzazioni sindacali – affermano Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, ed Enzo Comella, coordinatore della Uilm Sicilia -. Non è pensabile un nuovo stop per i lavoratori dell’ex Blutec soprattutto a ridosso della chiusura dell’amministrazione straordinaria fissata per il prossimo 4 novembre».
Lionti e Comella avvertono poi sul rischio che «560 lavoratori diretti e 200 dell’indotto da novembre si potrebbero trovare senza reddito. Nel caso che il ricorso venga accolto – continuano – e non ci sia una ulteriore proroga dell’amministrazione straordinaria siamo a pronti a intraprendere azioni legali contro chi ha provocato i licenziamenti». «Questo rallentamento, o anche uno stop, delle procedure con nuova gara causerebbero ulteriori ritardi a una vertenza ormai ventennale – concludono -. Bisogna puntare invece alla reindustrializzazione del territorio e garantire un futuro a tutti i lavoratori».
«Al contrario di quanto affermava l’azienda ricorrente, il ricorso al Tar sull’aggiudicazione al gruppo Pelligra del bando relativo all’ex Blutec di Termini Imerese è stato presentato e questo ci preoccupa», ha detto Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palerno Trapani.
«Il Tar valuterà la legittimità di quanto è stato fatto, ma quello che ci preoccupa è che qualsiasi ritardo al piano può mettere in serio pericolo la sostenibilità economica dei lavoratori ex Blutec, perché il 4 novembre scade il secondo anno dell’amministrazione straordinaria e quindi della Cigs», prosegue.
Le segreterie nazionali di Fim Fiom e Uilm hanno presentato richiesta al Mimit per avere informazioni più chiare circa tutto il percorso della cessione che coinvolge i lavoratori, sia quelli che transiteranno che quelli che dovrebbero rimanere nella società di scopo. «Una sospensiva dell’aggiudicazione ci porterebbe sicuramente oltre il 4 novembre, per questo chiediamo alle istituzioni, ministero e Regione siciliana, di prevedere eventuali piani per mettere al sicuro i lavoratori se il percorso, per qualche motivo dovrebbe allungarsi», osserva il sindacato.
Sulla vicenda interviene, intanto, l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo: «Il governo Schifani si schiera al fianco dei lavoratori ex Blutec dopo il ricorso presentato al Tar da Sciara Holding, la quale ha perso il bando di appalto», dice.
«In attesa che il Mimit in queste ore si pronunci sul da farsi, voglio ribadire il sostegno totale ai lavoratori – aggiunge -. Rispettiamo la decisione di Sciara Holding, anche se è inaspettata, viste le loro dichiarazioni a mezzo stampa emanate nelle scorse settimane, ma non possiamo trascurare il benessere dei dipendenti rispetto a questo ricorso».
«Dopo anni di silenzi e oblio riguardo la vicenda ex Fiat, credo di aver dato prova che la nostra priorità è il benessere dei lavoratori e di tutta la zona industriale di Termini Imerese», conclude Tamajo.
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