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Pelligra prenderà lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese, la Regione metterà a disposizione i 30 milioni previsti

Per il ministro Urso quello guidato dal presidente del Catania «è un gruppo solido sul piano economico e finanziario, con una significativa e importante reputazione internazionale»

Ross Pelligra

Sarà la Pelligra Holding Italia, il gruppo italo-australiano di Ross Pelligra, il presidente del Catania Calcio, ad aggiudicarsi la gara per rilevare la ex Fiat ed ex Blutec di Termini Imerese in amministrazione straordinaria. Il progetto prevede il rilancio di tutta l’area industriale di Termini Imerese con la realizzazione di un parco industriale, il più grande porto commerciale e logistico della Sicilia occidentale e un interporto collegato.

Non è ancora ufficiale, ma al termine del tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy, con tutte le parti interessate, il ministro Adolfo Urso ha spiegato che «alla fine della procedura è rimasta in piedi solo una proposta», quella di un gruppo «solido sul piano economico e finanziario, con una significativa e importante reputazione internazionale» e che ha come core business la reindustrializzazione di stabilimenti dismessi.

La Fiom Cgil commenta che «la strada c’è per la reindustrializzazione. Ma è ancora lunga e accidentata». E anche per la Fim Cisl è un «percorso difficile che deve essere ulteriormente approfondito con le organizzazioni sindacali.

Il ministro non ha voluto quantificare l’offerta, riservandosi di renderla nota quando l’operazione sarà formalmente ufficializzata, mentre sul fronte occupazionale (564 i lavoratori dipendenti e circa 200 nell’indotto) il piano prevede l’assunzione di 350 dipendenti con garanzia di impiego per almeno i prossimi due anni. «Per altri circa 180, perché 40 matureranno i requisiti per la pensione entro il termine dell’amministrazione straordinaria di novembre - spiega la Fiom - verrà creata una società di scopo con partecipazione pubblica della Regione Sicilia. L’obiettivo sarà realizzare politiche attive e formazione per la loro rioccupazione dando garanzie a tutti, compresi coloro che potranno vantare il diritto alla pensione anche a fronte della dichiarata disponibilità del ministra del Lavoro, Marina Calderone», presente all’incontro «a trovare soluzione all’annoso e ancora non risolto tema dei lavori usuranti». La Fiom ha ribadito che «il vincolo rimane quello della soluzione occupazionale per tutti».

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha anche telefonato al ministro Urso per complimentarsi del risultato raggiunto. «Ho voluto confermare il pieno sostegno della Regione - dice - al piano industriale elaborato dal ministro Urso per il rilancio dell'area di Termini Imerese e per l'individuazione di una soluzione per centinaia di lavoratori che da oltre dieci anni aspettavano risposte chiare e certe».

L’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, fra i partecipanti al tavolo, ha ricordato che «dopo oltre dieci anni di false promesse, l’ex stabilimento della Fiat si avvia a non essere più una cattedrale del deserto».

L’assessorato del Lavoro della Regione Siciliana metterà «a disposizione le risorse previste, 30 milioni di euro, sia per le politiche passive che per quelle attive necessarie a far ripartire il ciclo produttivo» ha detto l’assessore Nuccia Albano anche a Roma.

Nel rilevare che questa «giornata è il simbolo di una politica industriale che finalmente il nostro Paese può esercitare appieno», Urso ha spiegato che Pelligra «è già impegnato in Sicilia in altri progetti, questo ha convinto i commissari». «Il traffico commerciale di Palermo sarà trasferito totalmente a Termini Imerese, con un operatore commerciale, il più grande al mondo, il Gruppo Msc. È una soluzione - ha concluso - che si allinea con la vocazione del territorio, un modello di sviluppo per la Sicilia e l’Italia meridionale».

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