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Lavoratori Almaviva di nuovo in piazza a Palermo, vertice romano anche sull'ex Fiat

Una protesta di Almaviva (foto Fucarini)

Di nuovo in piazza i lavoratori Almaviva di Palermo e Catania. Dopo quello di ieri, nuovo sit-in piazza Indipendenza, dalle 10.30, davanti alla presidenza della Regione siciliana. «Chiediamo la ripresa immediata del Tavolo ministeriale, e rivendichiamo un intervento tempestivo e risolutivo al governo nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori Almaviva Contact», affermano i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, per i quali «la vertenza Almaviva Contact rischia di trasformarsi in un vero e proprio massacro sociale, generando una ricaduta devastante nel territorio siciliano». Il caso dei 500 addetti del servizio 1500 di Palermo, Catania e Napoli sarà al centro dell’incontro che il presidente della Regione, Renato Schifani, e l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo, hanno oggi a Roma con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.

Fari anche sullo stabilimento ex Blutec, dove sorgeva la Fiat di termini Imerese,  al centro di diversi interessi, ultimo quello del gruppo ucraino Alumeta che ha recentemente presentato un piano da 41 milioni di euro per l’investimento iniziale, di cui 27 milioni di capitali propri e 14 di finanziamento bancario, per la realizzazione di una fabbrica di produzione di profilati e componenti di alluminio, con una capacità di 1.100 tonnellate al mese, l’avvio a regime in 24 mesi e la previsione nella prima fase dell’assunzione di 250 lavoratori. La Regione spiega che qualsiasi iniziativa, tuttavia, per diventare concreta e tradursi in una manifestazione d’interesse, necessita dell’intervento dei commissari che attualmente gestiscono l’area tramite la pubblicazione di un apposito bando.

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