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Pratiche più semplici, taglio delle tasse e 69 isole pedonali: il piano per bar e ristoranti di Palermo

Procedure più semplici, taglio dei costi legati alle imposte locali e ampliamento delle pedonalizzazioni, per un totale di 69 aree pedonali in tutta la città. Queste le tre direttive attraverso le quali il sindaco di Palermo Leoluca Orlando con la Giunta Comunale puntano al sostegno e al rilancio delle attività commerciali ed imprenditoriali legate al settore della ristorazione ed affini e al settore turistico/ricettivo. Un piano di intervento finalizzato e ieri sera, nel corso di una riunione telematica,

“Alla luce delle previsioni del decreto Rilancio e della Finanziaria regionale – ha spiegato il sindaco – al momento il Comune ha margini di manovra estremamente limitati e questo è parte di un ben più grande e grave problema che riguarda il ruolo dei sindaci”.

Questa la modalità con cui il Comune intende attrezzarsi per aiutare le imprese e le attività economiche e favorire, quindi, la ripresa economica cittadina, sfruttando al meglio i prossimi mesi della “bella stagione” e secondo un piano che si articola in tre fasi.

Si partirà con un processo di “sburocratizzazione” delle procedure per le richieste legate all’occupazione di suolo pubblico. Per questo il sindaco ha già dato mandato al SUAP di predisporre gli atti necessari affinché, a partire dalla fine della prossima settimana, basti una richiesta “asseverata” da un tecnico abilitato per renderla operativa.

La proceduta varrà sia per le nuove richieste sia per le richieste di ampliamento del 50% delle aree già autorizzate. in buona sostanza saranno gli stessi professionisti di fiducia degli esercenti ad attestare la regolarità delle richieste dal punto di vista tecnico e di conformità con gli strumenti urbanistici e i regolamenti del Comune. Nel caso di mancata “asseverazione”, le pratiche seguiranno il percorso ordinario di verifica da parte degli uffici tecnici del Comune, con la durata stimata in poche settimane.

Il secondo passo sarà "l’utilizzo al massimo consentito dalla legge – afferma il sindaco – di tutte le possibili esenzioni ed agevolazioni per tutte le attività economiche legate alla fiscalità locale”. In dettaglio la Giunta ha dato mandato alla Ragioneria di verificare per quali e in che misura, fra i tributi locali, è possibile prevedere esenzioni totali o parziali per le categorie ed attività economiche individuate dalla recente normativa nazionale e regionale. “Intendiamo applicare – ha chiarito il sindaco - il massimo possibile delle agevolazioni compatibili con gli equilibri di bilancio e con gli stanziamenti compensativi previsti dal governo nazionale e da quello regionale”.

Infine, il terzo e ultimo punto del piano di rilancio del Comune, il più complesso, riguarda un ampio progetto di pedonalizzazione di diverse aree, grandi e piccole, da Nord a Sud della città, in zone più o meno vocate al turismo, oltre a quelle già previste nel centro storico.

L'intervento, al vaglio degli uffici della mobilità che dovrà operare in sinergia con quelli per le attività produttive, prevede una lista di 69 aree da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari, passando per Uditore, Brancaccio, Baida, Molara, Zisa, Guadagna, Danisinni, e tanti altri quartieri, oltre a quelle già programmate nel centro storico, fra cui anche la Vucciria.

Alcune di queste aree sono già state indicate nel PGTU e si potrà quindi procedere in modo più veloce, mentre per altre, attualmente non previste ma comunque rispettose dello schema di massima del PRG, sarà necessaria una delibera di Consiglio Comunale.

Proprio per questo, la Giunta si occuperà di elaborare a breve una proposta da presentare in Sala delle Lapidi. Nelle more dell’approvazione dell’atto da parte del Consiglio, il sindaco potrebbe ricorrere ad ordinanze contingenti legate alla necessità di tutelare la salute degli avventori e del personale delle attività economiche con il rispetto in particolare delle norme sul distanzialmento.

Senza le pedonalizzazioni, gli Uffici potrebbero autorizzare soltanto l’occupazione di aree non in sede stradale, come i marciapiedi, e resterebbe quindi del tutto irrisolto il nodo della possibilità di utilizzo della carreggiata da parte delle attività commerciali. In ogni caso, in linea con il nuovo regolamento sui Dehors approvato nei mesi scorsi dal Consiglio, nel caso di occupazione di cosiddette “zone blu”, resterà vigente l’obbligo di pagamento compensativo ad AMAT o APCOA da parte degli esercenti.

Per il sindaco, quello immaginato ieri dalla Giunta con il contributo e la collaborazione degli assessori Giambrone, Catania, D'Agostino, Marino e Piampiano con i rispettivi uffici e con la dirigenza è “un piano allo stesso tempo semplice e complesso, ambizioso e realistico che nasce da uno sforzo collettivo di tutta la macchina comunale, sia
nella sua parte politica sia nella sua parte amministrativa e dirigenziale. Un piano che speriamo entro pochi giorno potrà dare risposte concrete ad alcune fra le categorie economiche più violentemente colpite dalla crisi. Un piano per il quale contiamo sulla collaborazione massima di tutta la nostra comunità, dal Consiglio comunale alle associazioni di categoria, ai singoli esercenti che saranno poi i beneficiari diretti dei provvedimenti”.

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