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Termini Imerese, i mille operai della Blutec a rischio: "Situazione esplosiva"

Sale a Termini Imerese la tensione tra i lavoratori per lo stallo del piano Blutec per la ripresa produttiva dello stabilimento ex Fiat. Dopo l’assemblea dei sindacati davanti ai cancelli della fabbrica, il sindaco Francesco Giunta teme che non ci siano le
condizioni per l’attuazione del progetto per il riassorbimento di quasi 700 lavoratori, oltre ai 300 dell’indotto. «Mille persone, cioè mille famiglie, stanno vivendo un grave dramma sociale. Qui la situazione è esplosiva. E purtroppo non arrivano risposte neppure dal ministero dello Sviluppo economico», dice Giunta.

I segnali di una crisi che rischia di mandare a monte il piano Blutec vengono colti dal mancato pagamento degli stipendi
di dicembre e dal fatto che non vengono attivati gli ammortizzatori sociali chiesti dai sindacati. In più l’azienda non avrebbe, secondo il sindaco, cominciato a restituire i 21 milioni di finanziamento di cui Invitalia ha chiesto la restituzione.

La restituzione del finanziamento, si legge nella nota di Giunta, è un «elemento essenziale per la sottoscrizione di un rinnovato piano industriale che restituisca la serenità perduta alle tante famiglie interessate». «Per tutta risposta - aggiunge - il ministero, pur avendo mostrato apparente interesse alla risoluzione dell’annosa vertenza, in ultimo con la visita del ministro del Lavoro e
dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, non sembra avvertire l'emergenza e il disagio sociale che si respira in città». Il sindaco chiede un tavolo tecnico, «possibilmente alla presenza del ministro» e con i sindacati, per valutare «gli esiti della transazione tra Blutec e Invitalia e le eventuali opportunità che il governo avrà intanto individuato».

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