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Da Tu si que vales ad una band tutta sua, i sogni di Samuele Palumbo: «Ma prima finisco il conservatorio»

Parla il prodigioso violinista che ha sbancato il talent di Canale 5: «Esperienza eccezionale, ho conosciuto persone che mai avrei immaginato»

Concentrato sul presente e il lavoro quotidiano per poter realizzare il sogno di formare una band tutta sua. Samuele Palumbo,  violinista tredicenne nato a Cefalù e fresco vincitore del talent «Tu si que vales», con la finale andata in onda sabato sera su Canale Cinque, non si lascia distrarre dal successo, con ancora tanti sogni da realizzare.

Tiene i suoi riccioli ben saldi per terra, dimostrando una maturità estranea alla sua età e fa tesoro dell’importantissima esperienza a livello nazionale che lo ha reso noto al grande pubblico televisivo nel cui cuore ha fatto breccia grazie alla sua capacità, versatilità e il suo modo di fare vivace.

«Sono felicissimo di aver raggiunto questo livello - ha detto - è un’esperienza che porterò sempre con me. Essermi esibito sul palco di una televisione nazionale e aver incontrato personaggi che non avrei mai immaginato di poter conoscere non può che farmi provare una grande felicità. Ma rimango concentrato sul percorso che sto facendo al conservatorio Scarlatti di Palermo, che è un’eccellenza in Italia, insieme alla professoressa Roberta Di Marco. Suonare con la band di Mediaset davanti ad un pubblico così vasto mi ha divertito molto: mi piacerebbe riuscire a formare una mia band e suonare in giro».

Per Samuele, però, il percorso di Tu di que vales era iniziato già quattro anni fa, quando dopo i primi due anni di studi - è stato ammesso al conservatorio all’età di 6 anni - la famiglia aveva provato ad iscriverlo al talent: la produzione si era dimostrata fin da subito attenta al violinista palermitano, ma causa pandemia, tra il ragazzo e la partecipazione si misero di mezzo alcuni ostacoli. Un appuntamento solo rimandato.

«La produzione mi chiedeva di inviare sempre nuovi video - racconta Samuele - per noi era un gioco, un’idea che avevano avuto i miei genitori e che si è sviluppata poi da sola fino ad oggi». La passione e l’amore per la musica e il violino sembrano un affare di famiglia per Samuele. «Mia madre è una cantante - prosegue nel suo racconto il ragazzo - l’amore per la musica arriva da lei, mentre mia sorella mi ha trasmesso la passione per il violìno: assistevo alle sue lezioni private e mi piaceva tantissimo, ho subito detto ai miei genitori “mi piacerebbe studiarlo».

Detto fatto. Adesso il ragazzo segue la classe del conservatorio e fa anche parte della Kids orchestra del Teatro Massimo, altra esperienza che lo sta forgiando e da cui trae grandissimi insegnamenti: «Suono nell’Orchestra kids da circa tre anni - spiega Samuele - vedevo i video su YouTube e mi aveva colpito. Mi aiuta a crescere più velocemente, si imparano un sacco di cose e ho fatto tantissime amicizie. Mi permette di imparare e divertirmi tantissimo con la mia passione». E lancia un messaggio ai suoi coetanei: «Dobbiamo credere in noi stessi, seguire le nostre passioni e divertirci mentre lo facciamo. I sogni si possono raggiungere se ci crediamo».

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