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Primo weekend per Le Vie dei Tesori, alla scoperta delle Grotte dei Giganti: «Palermo come un libro di storia»

In migliaia in visita nei luoghi che offrivano rifugio durante i bombardamenti del 1943

Migliaia di visitatori in questo primo fine settimana della rassegna de Le Vie dei Tesori: per la sua diciassettesima edizione, la manifestazione ha aperto oltre 100 siti di interesse e tanti inediti tra cui svettano le Grotte dei Giganti, dove i palermitani si nascondevano dai bombardamenti del 1943. E poi la chiesa di San Ciro, solitaria e misteriosa, anche questa luogo di rifugio durante la guerra e Palazzo ex Ministeri.

Aperti anche i siti ‘’I Luoghi della Legalità’’, in cui rientra anche Palazzo Jung, ora sede della Fondazione Falcone e il cui giardino è destinato a divenire la collezione d’arte en plein air del Museo del Presente. Fin dalle prime visite sono state centinaia le persone in coda, esaurendo velocemente le finestre orarie di visita soprattutto nei luoghi inediti aperti in questa edizione, sintomo di grande curiosità che sembra non scemare.

A colpire particolarmente sono state proprio le grotte rifugio, che hanno suscitato grande interesse portando al loro interno un centinaia di visitatori. Anche in provincia sono stati aperti diversi luoghi tra cui gli Organi monumentali a Carini, cittadina dove in tanti hanno scelto di vivere anche l’esperienza della preparazione dei biscotti di San Martino. «Il popolo delle Vie dei Tesori - dice Laura Anello, presidente Fondazione Le vie dei tesori - ha ripreso la sua corsa, e noi siamo felici di proporre un programma magnifico, tra luoghi inediti, altri riscoperti e esperienze imperdibili. Palermo aperta come un libro di storia da sfogliare. E tutta la città a imparare, a insegnare, a raccontare. Ad amare strade, palazzi, vicoli, quartieri. Ad amare sé stessa. Vedere in giro tanti giovani, fa bene: la città che non vogliono abbandonare e’ proprio questa».

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