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Sorsicorti, cinema e vino ai cantieri della Zisa di Palermo: i siciliani in gara

Un'immagine di Zabut di Giuseppe Schillaci

Free zone, ovvero “zona libera”, come lo schermo, luogo dell’immaginazione libera dove si raccontano storie che superano frontiere, dogane, embarghi, divieti e censure. È questo lo spirito della nuova edizione di SorsiCorti, il festival internazionale di cinema corto e vino che quest’anno compie sedici anni. Dal 12 al 14 ottobre a partire dalle ore 20.30 ai Cantieri Culturali alla Zisa, al Cre.Zi. Plus, torna l’appuntamento che giunto ormai alla sua 16esima edizione mantiene altissima la qualità dei corti in concorso. Prodotto dal Piccolo Teatro Patafisico, quest’anno è all’interno dell’iniziativa culturale Cantieri Weekfest, settimana in cui si susseguiranno eventi legati alla musica, al cinema, alla letteratura e al design. Tra i partner che compongono l’evento il Festival delle Letterature Migranti, Animaphix Film Fest, AfroPalermo Festival di musica e Idesign e ovviamente SorsiCorti.

SorsiCorti torna così con l’obiettivo di promuovere un pensiero di pace e di libera espressione di sé: “Abbiamo deciso di dedicare questa edizione alla ‘zona libera’. Quella free zone dove nessun aereo lancerà le sue bombe - spiega il fondatore di SorsiCorti Gabriele Ajello -. Immaginiamo possa esistere uno spazio libero di proiezione senza distinzione di sesso, religione, appartenenza etnica e altre categorie illusorie. Un luogo abitato da persone. Persone che vogliono parlare, scambiarsi opinioni, abbracciarsi (perché sì, ancora non è passato di moda), sintonizzarsi insieme nella visione di corti dal mondo. E il comune denominatore è lo schermo. Un luogo libero dell’immaginazione. Lo immaginiamo come una zona libera da conflitti o dove i conflitti possono diventare dialogo”.

Tra i ventidue cortometraggi in gara provenienti da varie parti del mondo, anche due realizzati da registi siciliani. Si potrà infatti vedere “Zabut” di Giuseppe Schillaci e “Vuoi cambiare forma mentale?” di Areta Gambaro. Il primo racconta la storia di Nunzia, una trentenne con problemi di fertilità. Tornata nella sua casa d'infanzia in Sicilia, nell’antico quartiere di Zabut. Qui, con la complicità della madre e del suo nuovo assistente ebanista, Nunzia riscopre il desiderio, come in un arcaico rito pagano. Di tutt’altro tono invece il corto animato di Areta Gambaro. Il protagonista cade, si rompe, si rialza, ricade, striscia, si sporca, si risolleva, incastrato nel suo mondo digitale. I disegni sono tutti realizzati a mano su fogli lucidi e sono stati colorati e modificati al computer. L’animazione è stata realizzata con una tecnica mista tra stop motion e computer-grafica.

A completare la rosa dei film sono: Mti di Mauricio Corco (Cile), Colonie di Romain Daudet-Jahan (Francia), Ali and his miracle sheepdi Maythem Ridha (Iraq), Babatoura di Guillaume Collin (Canada), Diorama di Camilla Carè (Italia), Too Big Drawing di Genadzi Buto (Bielorussia), Khadiga di Morad Mostafa (Egitto), Les Éphémères di Pauline Deutsch (Svizzera), Our America di Dean Winkler e Don Butler (Stati Uniti), Scars di Alex Anna (Canada), Analyse des effets du théâtre dans le système limbique des spectateurs di Pablo Martin Torrado (Svizzera), Go ahead and look di Saeid Dorrani (Iran), Bluestar di François Vacarisas (Belgio), Downfall di Rona Fayad (Libano), Vlada goes to London di Arti Savchenko (Israele), Emoticon di Padrick S Ritch (Stati Uniti), Melina di David Valolao (Italia), Bardo di Alessandro Di Maio (Italia), Undeniably Young: Nora Young & the six-day race di Julia Morgan (Canada) e infine La pescatora di Lucia Lorè (Italia).

Anche quest'anno saranno assegnati i premi come miglior corto, miglior regia e miglior corto sperimentale. Corrado Fortuna, Mohammad Reza Moradi, Claudia Puglisi e Angelo Sicurella sono i nomi che andranno a comporre la giuria di esperti. Novità è il premio “Città futura” a cura del Festival delle Letterature Migranti. Gli spettatori invece potranno esprimere una preferenza per decretare il corto vincitore del premio del pubblico. All’inizio delle tre serate di cinema di altissima qualità, ad ingresso gratuito, chi vorrà potrà partecipare al wine tasting offerto dalle Tenute Orestiadi. Per conoscere il programma completo del Festival è possibile visitare il sito www.sorsicorti.it.

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