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La Rappresentante di Lista lancia un appello ai cantanti italiani: un concertone per l'Ucraina

La proposta con un tweet. Subito un sì da Francesca Michielin, Ditonellapiaga, Tananai, Roy Paci, Miss Keta e Michele Romano. Diodato risponde con un cuore, Noemi con le mani giunte. Il sindaco di Bologna disposto ad ospitare l'evento

La Rappresentante di Lista sul palco dell'Ariston

«Che paura intorno. È la fine del mondo», «in città è scoppiata la guerra mondiale». Dal tormentone nato all’ultimo Sanremo, Ciao ciao, quasi terribilmente profetico degli scenari più attuali con l’attacco della Russia all’Ucraina, all’appello per un concertone stile Live Aid per raccogliere fondi e aiutare la popolazione colpita. Lo lancia dai social proprio il gruppo La Rappresentante di Lista, fondato dal chitarrista e polistrumentista palermitano Dario Mangiaracina e dalla cantante toscana, ma da anni ormai sedotta da Palermo, Veronica Lucchesi. Il duo chiama a raccolta tutti gli artisti italiani, da Fedez a Gianni Morandi, che qualche giorno fa ha commosso piazza Maggiore, a Bologna, cantando «C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones» alla manifestazione per la pace. E proprio il capoluogo emiliano batte un colpo e si candida a ospitare l'evento.

«Un concertone per raccogliere fondi per i profughi e la popolazione colpita. Noi ci saremmo. Chi vorreste su quel palco? Colleghe, amici, musiciste, cantanti, facciamo qualcosa!», scrive su Twitter La Rappresentante di Lista. E cita decine di colleghi e artisti. Tra i primi ad aderire spiccano Francesca Michielin, Ditonellapiaga, Tananai, Roy Paci, Miss Keta e Michele Romano. Diodato risponde con un cuore, Noemi con l’emoji di due mani giunte. Interviene prontamente anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore: «La città di Bologna è a disposizione» seguito dall’hashtag #StopWar.

Dal pop alla musica classica. La direttrice d’orchestra ucraina Oksana Lyniv, da gennaio alla guida della compagine del Teatro Comunale di Bologna, ha lanciato dai social un appello ai colleghi e compositori suoi connazionali. Chiede di creare una piccola composizione, della lunghezza e sull'onda del celebre Adagio per archi di Samuel Barber, che lei stessa dirigerebbe in un concerto di inizio aprile a Bologna. Un brano, sottolinea, in memoria per le vittime di questa guerra.

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