
A Palermo i lavori nell’area di Villa Deliella in piazza Crispi, conosciuta come «le Croci», si fermano. Dopo l’articolo del Giornale di Sicilia, pubblicato ieri 1 maggio, che ha scoperchiato il caso dell’area storica e di memoria, l’amministrazione comunale riguarda le carte e fa un passo indietro.
L’assessore comunale alle Attività Produttive, Giuliano Forzinetti, ha appena inviato ai suoi uffici e al capoarea del Suap, Rosa Vicari, in particolare, un atto di indirizzo con il quale la invita «a revocare in autotutela il nulla osta rilasciato alla società Guarena, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, urbanistico e culturale; a disporre la cessazione dell’uso a parcheggio dell’area e il ripristino dello stato dei luoghi, nel rispetto dei principi di decoro e delle previsioni urbanistiche; a comunicare formalmente alla società interessata l’avvenuta revoca, anche in riferimento agli obblighi assunti con atto d’obbligo e all’art. 29 delle Nta; a coordinarsi con gli uffici comunali competenti, la soprintendenza e la Regione Siciliana per dare attuazione agli indirizzi di valorizzazione culturale e acquisizione dell’area ai fini della realizzazione del Museo del Liberty».
In realtà poteva sembrare tutto regolare perché l’amministrazione comunale, per legge, può autorizzare l'utilizzazione provvisoria delle aree gravate da vincoli preordinati all'espropriazione, fino all'emanazione del provvedimento espropriativo, per parcheggi sia privati che pubblici, quando lo reputi urbanisticamente opportuno. Forzinetti spiega che «il nulla osta è stato rilasciato, da procedura, ma senza aver richiesto il parere all’organo politico. Ho chiesto al Comune - aggiunge Forzinetti - una lista di tutte le aree della città in queste condizioni, ovvero gravate da vincoli preordinati all'espropriazione scaduti perché di casi come quello di Villa Deliella potrebbero essercene tanti altri».
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