«Locale sottoposto a sequestro» . Il cartello è stato affisso dai carabinieri sulla porta di ingresso del Finch, locale molto frequentato da giovani in via Monteleone, alle spalle delle Poste centrali in via Roma: lì davanti sarebbe partita la rissa sfociata nell’accoltellamento di M.S., il ragazzo di 21 anni che nella notte tra giovedì e venerdì scorso è stato raggiunto per otto volte dai fendenti, uno dei quali ha sfiorato di pochi centimetri il cuore.
La scintilla che ha dato vita alla brutale aggressione del ragazzo, che ha alcuni precedenti di poco peso sulle spalle, è scoppiata fuori dal locale. Come scrivono i gestori su Instagram, condannando severamente l'episodio: "Con rabbia e dispiacere comunichiamo che il locale è chiuso per accertamenti riguardanti una grave lite scoppiata fuori dal Finch di cui non eravamo a conoscenza - su legge nel post - . Ancora una volta siamo succubi del comportamento scorretto e animale di ragazzi che vorremmo NON frequentassero il nostro locale".
Amarezza comprensibile quella dei gestori, ma quel che è certo che è certo è che il noto locale è stato comunque interessato dal gravissimo episodio di violenza e ora è sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, che cercano di incasellare, passo dopo passo, la sequenza degli eventi anche grazie all’ausilio delle immagini estrapolate dalle telecamere della videosorveglianza.
Intanto le condizioni del ventunenne sono stabili: il ragazzo, passato in prima battuta dal pronto soccorso di Villa Sofia, è stato operato d’urgenza la stessa notte in Cardiochirurgia al Policlinico per un emopericardio, un versamento di sangue nella membrana che circonda il cuore, causato da uno dei fendenti affondati nel petto.
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