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Palermo, ha sedici anni il ragazzo azzannato da un pitbull al Forum: «Non mi lasciava, ho visto la morte con gli occhi»

Il giovane è riuscito a chiamare i vigilantes, mentre un suo amico provava a colpire il cane con il casco

Ha lottato con tutte le sue forze e in alcuni momenti ha creduto che fosse giunta la fine. Ha sedici anni ed è palermitano il ragazzo che è stato aggredito e azzannato da un pitbull l’altro ieri sera nel parcheggio del centro commerciale Forum.

Stava uscendo dagli spazi vendita in compagnia di un amico dopo avere fatto alcuni acquisti. Oltrepassata la porta automatica e fatti alcuni passi, si è ritrovato davanti il pitbull, un esemplare di grossa taglia, con coda e orecchie tagliate, di quelli utilizzati per i combattimenti clandestini. Il sedicenne ha smesso di respirare per la paura, poi d'istinto ha accelerato il passo per raggiungere prima possibile il suo motorino e scappare. Quello sguardo pieno di paura e quello scatto improvviso hanno scatenato l’ira del cane, che gli è saltato addosso. «Ho visto la morte con gli occhi – racconta il sedicenne in lacrime, ricordando l’accaduto –. Cercavo di togliermi dalle sue grinfie, ma non ce la facevo, il cane non mi lasciava».

La scena ha atterrito tutti e molti hanno urlato per la paura. L’amico ha colpito il cane con il casco, ma il pitbull neppure sentiva i colpi. Però il ragazzo è riuscito a divincolarsi e a scappare, per chiedere aiuto agli addetti alla sicurezza del centro commerciale. Uno di loro è andato di corsa in soccorso del giovane. Solo dopo alcuni minuti tutti sono riusciti ad allontanare il pitbull e il ragazzo, quasi privo di sensi, è rimasto in una pozza di sangue. I denti forti e appuntiti del cane gli avevano sventrato un braccio.

Il sedicenne ha riportato inoltre ferite alle gambe e in altre parti del corpo. È stato trasportato immediatamente al pronto soccorso del Buccheri La Ferla, l’ospedale più vicino, in codice rosso, e dopo le prime medicazioni è stato trasferito al reparto Chirurgia plastica del Civico. I medici stanno valutando se oltre ai punti di sutura - innumerevoli - occorrerà un intervento chirurgico. «Con la mia stazza sono riuscito a resistere – racconta il giovane – ma sono sicuro che se il cane avesse aggredito un’altra persona l’avrebbe uccisa».

Il cane è stato catturato dalla polizia municipale, era senza microchip e questo renderà più difficoltoso rintracciare il padrone, sempre che si tratti di un animale randagio, un'eventualità che gli esperti tendono ad escludere. L'assessore comunale al Benessere animale Fabrizio Ferrandelli dice di essersi messo in contato con il presidente dell’Ordine dei medici veterinari, con l’intento di sensibilizzare i proprietari dei cani, attraverso i propri iscritti titolari di cliniche private, alla microchippatura. «Con queste iniziative – conclude Ferrandelli - contiamo di riuscire a garantire un controllo del territorio e, allo stesso tempo, vogliamo operare una stretta perché non possiamo accettare che soggetti non identificabili conducano, senza precauzione, animali che possono essere potenzialmente pericolosi e per di più, farla franca. Stiamo chiudendo sempre più il cerchio, ma siamo indignati verso quanti, in maniera irresponsabile, possiedono dei cani, ma non ne garantiscono né la cura né la vigilanza, a danno della collettività».

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