Hanno riflettuto se parlare alla stampa o chiudersi nel loro dolore. Giuseppe Fertitta e la moglie Chiara hanno poi scelto di comune accordo di ricordare il figlioletto Enrico, il bimbo che avrebbe compiuto tre anni ieri che ha perso la vita venerdì pomeriggio dopo essere caduto nella piscina della villa di Sferracavallo, in via Tritone 13/G, dove si trovava in villeggiatura con la sua famiglia. I due coniugi hanno affidato al Giornale di Sicilia poche righe scritte di loro pugno, dense di amore e di ricordo.
«Dolcissimo amore nostro - scrivono - rimarrai sempre nei nostri cuori e nelle nostre anime, i tuoi sorrisi le tue canzoncine saranno indelebili nei ricordi di tutti coloro hanno avuto il privilegio di conoscerti». Firmato mamma, papà e il fratellino. Lo choc e il dolore che la famiglia sta attraversando è atroce, condiviso con i parenti e gli amici più cari, che poche ore dopo la tragedia si sono recati nella temporanea abitazione estiva nella quale la famiglia ha scelto di trascorrere l’estate. Tutto era pronto per il compleanno di Enrico.
La salma è stata restituita alla famiglia: i funerali si celebreranno domani, lunedì 5 agosto, alle 9 nella chiesa di Santa Teresa, in via Filippo Parlatore. Al dolore della famiglia si è stretto anche il Gonzaga Campus, che il bambino frequentava: «La nostra comunità - si legge in un post condiviso sui canali social della scuola - è profondamente scossa e addolorata per la prematura morte del nostro piccolo Enrico. Ci uniamo tutti per innalzare una preghiera al Padre Celeste perché lo accolga nel suo regno e perché consoli e allevi il dolore della sua famiglia».
Per gli investigatori si è trattato di un terribile incidente. Dalle prime indagini, condotte dai poliziotti del commissariato di San Lorenzo, emerge che il piccolo dormiva con il padre nel divano. La madre, invece, si trovava con l'altro figlio di otto anni in un’altra stanza. Il bimbo, intorno alle 15, si è svegliato, ha aperto la porta di casa ed è andato fuori, raggiungendo la piscina. Una volta in acqua non è riuscito a rimanere a galla, ha bevuto e perso i sensi, restando ucciso nel giro di pochi minuti. Per lui non c'è stato nulla da fare. I genitori si sono accorti di quanto accaduto solo quando sono stati svegliati dall’arrivo della ragazza che si occupa di badare ai bambini. Il piccolo Enrico non si trovava e il padre lo ha cercato per tutta la casa, fino a quando non lo ha trovato in piscina. In preda alla disperazione, si è gettato in acqua e ha recuperato il corpicino del figlio tentando di rianimarlo. Sul posto intanto sono arrivati i sanitari del 118 con una rianimatrice e i carabinieri allertati dai vicini. La rianimatrice giunta a bordo dell’ambulanza ha tentato per un’ora ogni manovra per fare tornare a battere il cuore del bimbo, purtroppo senza riuscirvi.
La famiglia palermitana, che durante l’anno vive in città, è molto unita e ama viaggiare. Giuseppe Fertitta viene descritto da tutti come un gran lavoratore, un imprenditore capace e volitivo: nel suo percorso si è occupato, assieme ad uno dei suoi fratelli, Riccardo, della creazione e dello sviluppo di applicazioni come IMama, creata dalla ObScience, società dei due fratelli appunto, che permette di tenere sotto controllo ogni aspetto della gravidanza, dal peso alla gestazione agli esami da fare, alla dieta e la pressione.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia