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Palermo, presi di mira dal branco dopo la rissa all'Arena Sirenetta: «Abbiamo avuto paura»

Il racconto degli amici, tutti minorenni, del ragazzo finito al pronto soccorso dell'ospedale Cervello dopo l'aggressione davanti al bar Scimone di Mondello

«Eravamo per i fatti nostri, appena usciti dalla discoteca e stavamo chiacchierando davanti al bar Scimone prima di tornare a casa quando ci hanno aggredito senza alcun motivo». È il racconto degli amici del ragazzo finito al pronto soccorso dell'ospedale Cervello, dove gli hanno riscontrato la frattura dello scafoide e un lieve trauma cranico, a seguito di una rissa scoppiata all’esterno dell’Arena Sirenetta. Alla fine dovrà portare il gesso per più di due mesi.

Un gruppetto di tre giovanissimi, tutti minorenni, che si era recato la scorsa notte nel locale per trascorrere una serata all’insegna della musica e dell’allegria, sfumata nel giro di pochi minuti in inseguimenti e botte da orbi. «Stavamo ballando, quando intorno all’1,15 è scoppiata la rissa ma è stata quasi subito sedata grazie all’intervento della sicurezza che ha buttato fuori dalla discoteca il gruppetto», spiega uno dei tre ragazzi. Una scena che è stata anche filmata per pochi secondi e ha fatto il giro dei social.

«La serata è ripresa -continua il giovane - e tutti hanno ripreso a ballare, noi abbiamo deciso di andare via. Quando siamo usciti siamo rimasti a chiacchierare davanti al bar Scimone, una delle peggiori scelte che potessimo fare». Nel giro di pochi minuti i gruppetti di ragazzi hanno trasformato viale Regina Elena nel loro personalissimo ring, fino a quando «uno di loro ha cominciato ad urlare verso di noi. Ci è venuto incontro prendendo a schiaffi e calci un nostro amico, che è caduto a terra e si è rannicchiato su se stesso per parare i colpi. Un altro mio amico ha perso gli occhiali cercando di scappare: ho urlato di lasciarli stare e ho ricevuto da dietro un pugno sulla spalla sinistra. A quel punto anche io sono sfuggito, dirigendomi verso il Charleston (lo storico stabilimento balneare, ndr). Sono stato inseguito da 3 ragazzi che mi urlavano fino a quando non sono arrivato nei pressi del commissariato».

A quel punto sono andati via. «Qualcuno ha provato a trattenermi dalla maglietta e sono quasi rimasto a petto nudo. Ho chiesto aiuto ad una coppia di ragazzi che mi hanno dato rifugio nella loro auto. Poi ho sentito le sirene della polizia e ho visto sfrecciare per viale Regina Elena una decina di motorini. Purtroppo divertirsi in città sta diventando davvero difficile: questa era la mia seconda volta all’Arena Sirenetta e non mi è sembrato un buon ambiente. Non controllano all’ingresso e ogni volta che, per puro caso, si urta un’altra persona si ha paura che possa succedere qualcosa». I tre ragazzi, nei prossimi giorni, sporgeranno denuncia contro ignoti.

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