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Il sabotaggio alla discarica di Bellolampo, la Rap: «Ripercussioni sullo smaltimento dei rifiuti, ma non sulla raccolta»

Sono stati sabotati i due impianti mobili di tritotavagliatura alla discarica di Bellolampo, a Palermo. I danni sono stati scoperti ieri, 19 luglio, dagli operai della Rap, che hanno trovato alcuni perni allentati, la manomissione e sparizione di alcuni componenti elettrici e danni alla trituratore inferti con una pala o forse un cacciavite. A confermarlo all’Italpress il presidente della Rap, Giuseppe Todaro, che in queste ore sta facendo il punto per capire cosa sia accaduto con certezza all’impianto per presentare, probabilmente lunedì, una denuncia formale alle forze dell’ordine.

«Nessuna ripercussione sulla raccolta dei rifiuti - assicura Todaro -, mentre ci sarà qualche ritardo sulla lavorazione. Una linea è ripartita subito, infatti, mentre l’altra speriamo di farla ripartire lunedì. Ieri abbiamo rallentato le operazioni di lavorazione per non intasare gli spazi, però temo serviranno 4-5 giorni per tornare alla normalità, ma ci sforzeremo di non creare disagi alla città».

Ora bisognerà avere il seguito della vicenda. «Al momento - dice Todaro - abbiamo fatto soltanto una segnalazione, poi saranno le ditte a presentare una denuncia alla polizia».
Intanto, proprio lunedì è attesa il sopralluogo a Bellolampo della commissione parlamentare d’inchiesta su rifiuti: «Purtroppo - prosegue Todaro - già siamo in una situazione emergenziale, adesso pure questi sabotaggi ma io non mi arrendo. È una lotta, ma se qualcuno pensa di intimidirci non ci riuscirà. Stiamo cambiando le cose e stiamo cercando di trasformare Bellolampo in una piattaforma tecnologicamente avanzata. Ci vorrà del tempo, ma non sono abituato a mollare».

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